“Per una volta, su una battaglia da noi proposta, e cioè sfidare nel merito il centrodestra cosentino e la giunta regionale sulla questione della città unica, il PD nel suo insieme, dalla direzione del circolo cittadino, ai nostri eletti in consiglio regionale, ci siamo ritrovati tutti d’accordo sia nell’analisi che nel linguaggio”. Così è scritto in una nota a firma degli iscritti del circolo PD della città di Cosenza Sergio De Simone, Alessandro Grandinetti, Saverio Carlo Greco, Giacomo Mancini e Bruno Maiolo.
“E la sfida che noi abbiamo lanciato è stata recepita a tal punto che il documento del direttivo del circolo cittadino del Pd di Cosenza è arrivato a proporre “Un patto fondativo e costituente delle forze del Si alla fusione” aggiungendo la proposta di “una conferenza permanente di concertazione tra la presidenza della giunta e del consiglio regionale con i sindaci ed i presidenti dei tre consigli comunali.
E’ delle ultime ore, inoltre, la presa di posizione pubblica del capogruppo del PD di Cosenza che – criticando il centrodestra di “non essere all’altezza della sfida riformista” sulla città unica e accusandolo di arrogante prova muscolare nell’approvazione della legge in commissione regionale” – rilancia, ancora una volta, con forza la sfida sulla città unica.
Non vi è dubbio che vadano sempre più evidenziate e separate, nella iniziativa politica del PD, la battaglia dura e ferma sul metodo con cui il centrodestra sta portando avanti, in maniera arrogante la proposta di legge regionale, dalla sfida riformista sul merito e l’importanza della città unica per il rilancio di Cosenza nel suo ruolo di capoluogo di provincia.
Su questa strada riteniamo – prosegue la nota a firma degli iscritti del circolo PD della città di Cosenza Sergio De Simone, Alessandro Grandinetti, Saverio Carlo Greco, Giacomo Mancini e Bruno Maiolo – che sia necessario insistere nel perseguire l’obiettivo di una città che torni ad essere egemonica sull’intero territorio provinciale, superando quelle richiusure municipalistiche operate dal centrodestra nei quasi dieci anni di amministrazione Occhiuto che tanti danni hanno provocato allo sviluppo della città, alla sua immagine ed al suo ruolo.
Infatti le amministrazioni di centrodestra nei dieci anni di governo della città hanno bloccato l’importante processo di conurbazione avviato più di trent’anni fa dai sindaci Giacomo Mancini e Sandro Principe.
E’ arrivato adesso il momento di riprendere il cammino interrotto in questi ultimi anni e soprattutto è necessario recuperare i ritardi nella programmazione urbanistica coordinata ed unitaria delle tre municipalità.
Per questo diventa urgente avviare il confronto politico ed amministrativo sullo strumento urbanistico di programmazione e sviluppo più importante che riguarda il futuro dei tre comuni, al momento interessati alla fusione, attraverso l’adozione di un Piano Strategico Associato (PSA) strumento imprescindibile per unire concretamente i territori.
Infatti da anni, dopo l’annullamento nel 2018 da parte della regione del PSC targato Occhiuto, a seguito delle battaglie del PD e del centrosinistra in consiglio comunale contro la cementificazione della città, Cosenza è sprovvisto di strumento urbanistico.
L’urgenza di avviare immediatamente l’iter per l’adozione del PSA nasce anche dal fatto che, pure in assenza di uno strumento urbanistico, la cementificazione della città sta continuando.
Anche a Rende dopo che l’adozione del nuovo PSC è stata “congelata” la città si trova sprovvista di strumenti urbanistici vigenti.
Non vi è dubbio che una siffatta situazione renda inutile, improduttivo e dispendioso la realizzazione e l’adozione di singoli Piani Strutturali Comunali (PSC) e favorisca, invece, l’iter per l’adozione di un PSA sempre più necessario ed urgente per programmare infrastrutture e servizi capaci di amalgamare e costruire il comune futuro dei tre centri amministrativi.
Per tanto riteniamo – conclude la nota a firma degli iscritti del circolo PD della città di Cosenza Sergio De Simone, Alessandro Grandinetti, Saverio Carlo Greco, Giacomo Mancini e Bruno Maiolo – che non sia più procrastinabile l’avvio di un confronto pubblico aperto su questi temi che coinvolga le forze politiche, economiche, sociali e culturali della città, come del resto proposto nel documento del direttivo cittadino di Cosenza. Al contempo riteniamo necessario che il PD, nel suo insieme, sia a livello politico che amministrativo si faccia promotore in consiglio comunale e nella commissione urbanistica della proposta per lo studio e l’adozione del nuovo PSA”.