“Si è svolta, nella serata di ieri, la prima riunione del comitato regionale per la difesa del diritto alla salute. È il primo appuntamento dopo la conferenza stampa di presentazione tenutasi nella sala Nassiriya del Senato della Repubblica a Roma, nel mese di dicembre.
La difesa del diritto alla salute in Calabria accomuna tutti ecco perché si è deciso di fare un’azione forte ed unitaria capace di superare i campanilismi locali.
Al meeting hanno partecipato diverse associazioni del territorio, tra le quali: “Sulla strada di Melissa” di Parenti con il suo presidente Stefania Abbate e diversi associati; “Se non ora quando” di Marzi rappresentata da Fedra Tucci; l’associazione “Sanità e vita” di Tortora rappresentata da Giovanna; Tiano Giuseppe dell’associazione Sial Cobas di Rogliano; Annarita De Rose dell’associazione “Oltre le barriere” di San Marco Argentano e Fernando Marsiglia per il comitato in difesa dell’Ospedale di Praia a Mare. Diversi cittadini tra cui Giulia Franchino di Trebisacce e Aldo Aloe di Amantea.
Sono intervenuti inoltre Robertino Serpa, Presidente del comitato Paola, Giuseppe Ciacco, consigliere Provinciale di Cosenza e Aldo Maria Cupello coordinatore LMC Paola. Presenti inoltre anche il sindaco di Parenti Donatella Deposito e il Vicesindaco Pietro Mele. Apertura e chiusura del meeting affidate a Graziano Di Natale promotore del comitato.
Tutti gli intervenuti hanno quindi deciso di costituire il coordinamento regionale provvisorio che sarà allargato alle associazioni territoriali che ne chiederanno la partecipazione.
Si inizierà -hanno annunciato – da subito a mettere in piedi una piattaforma di lavoro che inizierà a considerare le criticità ma non mancheranno proposte e idee”.
In particolare Di Natale in conclusione ha affermato:” Credo che per la prima volta in Calabria si sia fatto qualcosa di rivoluzionario per la difesa della salute.
Mettere insieme tutti, aldilà delle appartenenze e del colore politico, per un fine nobile quale è la tutela del diritto alla salute dei Calabresi.
Non siamo più soli a denunciare la vecchia e stantia gestione della sanità che ha portato i nostri ospedali nel baratro costringendo i calabresi a viaggi della speranza per potersi curare. Non permetteremo più questo, i Calabresi ora hanno un valido punto di riferimento per reclamare i diritti e denunciare le cose che non vanno nei nostri ospedali.
Forza e coraggio ci hanno sempre contraddistinto e così continuerà ad essere”.