Si è svolto negli scorsi giorni presso la Sala De Santis del Municipio di San Pietro Apostolo, organizzato dal Comitato Civico “La Strada che non c’è”, un incontro pubblico per discutere delle endemiche problematiche che avvolgono la costruzione della strada “Medio Savuto” e relativi finanziamenti. All’incontro, che aveva come ospite d’onore l’assessore regionale Pietropaolo ed il consigliere provinciale Fragomele, ha presenziato una delegazione del Movimento politico-culturale “ALTRI X Andare Oltre” guidata dal dirigente nazionale Natale Giaimo.
“Durante l’incontro – si legge in un comunicato stampa diffuso dal coordinamento provinciale di “ALTRI X Andare Oltre” – è emersa la possibilità, data dallo stanziamento di tremilioniduecentomilaeuro reperiti dalla Regione Calabria in sinergia con l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, di concludere finalmente in tempi ragionevolmente brevi la le opere relative al tronco stradale tra Soveria Nord-Borboruso e il bivio S.S. 616 nei pressi del Bivio per Colosimi, dando così termine al tratto che dà accesso al capo cosentino della Strada.
Per quanto riguarda invece il tratto di strada che porta verso il Capoluogo regionale il problema resta ancora arduo dal realizzarsi attesa la lunghezza del percorso, una ventina di chilometri almeno, in un’area che presupporrà un numero di ponti e gallerie abbastanza elevato. Su questo tratto nella sala e tra gli ospiti istituzionali circolava tanto pessimismo e, nella migliore delle ipotesi, una percezione di tempi ulteriormente biblici per la realizzazione. In ragione di ciò gli interventi dei convenuti si sono indirizzati verso soluzioni alternative più celermente realizzabili. La prima consisterebbe in una modifica sostanziale del tratto attuale della statale 19 apportando adeguamenti significativi a curve, restringimenti e pendenze. Un progetto che però, a nostro modesto avviso, non andrebbe ad incidere sostanzialmente nè sui tempi nè sui costi rispetto alla realizzazione dell’idea di opera originale. Una seconda soluzione per migliorare la circolazione tra il Reventino ed il Capoluogo riducendo di una ventina di minuti i tempi di percorrenza, certamente più economica (si è parlato di circa 8 milioni di €uro) e praticabile in tempi accettabili (pochi mesi), è certamente quella di intervenire sulla strozzatura attualmente esistente in corrispondenza dell’abitato di Tiriolo, anche e soprattutto a causa dell’insistenza sul tratto di accesso al paese del restringimento dovuto alla necessità di strutture paramassi sul selciato con annessi semafori, realizzando una circonvallazione quale percorso alternativo per chi non ha necessità di portarsi dentro Tiriolo e, soprattutto, per il traffico dei mezzi pesanti”.