I dati non sono certamente definitivi ma già da una prima osservazione dei risultati rilevati si evince l’importanza scientifica e sociale del progetto di monitoraggio “Pre.Di.Re. Prevenzione e diagnosi delle malattie renali”, avviato a Cosenza nello scorso anno scolastico da ASIT – Associazione Sud Italia Trapiantati fra studenti, docenti e personale Ata del Liceo Scientifico “G.B. Scorza” e del Polo tecnico-scientifico “Brutium”.
La presidente di ASIT Rachele Celebre e il nefrologo Renzo Bonofiglio, già direttore della UOC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’AO di Cosenza e coordinatore del progetto Pre.Di.Re, ne hanno illustrato le caratteristiche durante il convegno regionale sul tema “La nefrologia del futuro ed il Nursing Nefrologico. Un legame essenziale per una medicina di qualità” tenutosi lo scorso fine settimana a Rende.
Durante la giornata di studi organizzata da SIAN – Società Infermieri di Area Nefrologica e OPI Cosenza, il dott. Renzo Bonofiglio si è soffermato sulle caratteristiche e sull’incidenza delle malattie renali per poi illustrare alla sala gremita di addetti ai lavori le fasi di raccolta e analisi dei dati scientifici, al momento riconducibili solo ad una parte della popolazione dei circa 1000 giovani monitorati.
«Poter intervenire già in giovane età sui fattori di rischio che portano all’insorgenza delle patologie renali, significa prevenire le malattie e il loro cronicizzarsi – ha dichiarato il dott. Bonofiglio -. Sedentarietà, abitudini alimentari sbagliate, assunzione eccessiva di sale e di integratori proteici possono danneggiare i reni. Per fare un esempio, abbiamo rilevato un 30% di anomalie urinarie isolate e informato i genitori, il che si traduce nell’intervenire in maniera tempestiva sulla patologia».
Le attività di screening ed elaborazione dei dati riprenderanno a novembre all’interno degli istituti scolastici che hanno aderito al progetto.