Intitolata al campione di ciclismo Marco Pantani la pista ciclabile di Marina di Sibari. Alla cerimonia che ha ottenuto l’autorizzazione della Prefettura e la collaborazione della Fondazione Pantani e che si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri, erano presenti il sindaco Giovanni Papasso, la giunta e una rappresentanza dei consiglieri comunali, il sindaco di Civita Alessandro Tocci, i giornalisti Mimmo Petroni e Pasquale Golia, Francesco Corrado, presidente regionale della Federazione Ciclistica Italiana, e molte associazioni ciclistiche tra cui la Polisportiva del Pollino (con i Ciclisti del Pollino), del presidente Aurelio Erbino, e la Armando Gatto, storico gruppo sportivo ciclistico cassanese, presente con i due referenti Luciano Lione e Fausto Corrado, oltre a tantissimi appassionati di ciclismo e cittadini accorsi per celebrare il compianto campione.
Nel corso degli interventi è emerso chiaramente come si tratti di una intitolazione molto azzeccata, soprattutto al giorno d’oggi, perché per Pantani la salita era sinonimo delle fatiche della vita e, per lui, farla in meno tempo significava soffrire meno: un chiaro esempio di come le difficoltà debbano essere affrontate.
Pantani e la Calabria formano un binomio inscindibile perché è proprio qui che nacque il suo mito. «Era il 19 luglio 1989 – ha ricordato Francesco Corrado – quando Marco Pantani, allora 19enne, vinse la Martirano-San Mango d’Aquino di 110 chilometri, seconda tappa della Sei Giorni del Sole, importante appuntamento del calendario dilettantistico calabrese ed italiano. In quella edizione il Pirata riuscì a conquistare due vittorie di tappa». Furono le sue prime vittorie da dilettante e vinse anche la Classifica giovani di quella Sei Giorni del Sole. Il primo successo sulla strada che l’avrebbe portato a conquistare nel 1998 il Giro d’Italia e il Tour de France. «Per questo motivo, per l’esempio che ha rappresentato Pantani – ha ribadito il sindaco Papasso nel suo intervento – abbiamo voluto intitolare la nostra pista ciclabile a Marco Pantani e lo facciamo proprio oggi, nel 2023, a 25 anni esatti dalla storica accoppiata vincente Giro-Tour del 1998. Ma non ci fermiamo qui: lavoriamo insieme per far aumentare le piste ciclabili e lo stiamo facendo con altri progetti che abbiamo presentato e presenteremo a Marina di Sibari sabato sera alle 21:30 sempre qui nell’area cinema insieme al progetto di rifacimento delle opere di urbanizzazione primaria del villaggio».
Le motivazioni dell’intitolazione sono state lette dal vicesindaco Antonino Mungo mentre Aurelio Erbino, cicloamatore e presidente della Polisportiva del Pollino di Castrovillari, ha voluto ringraziare tre volte l’amministrazione comunale: «la prima per i villeggianti perché è un’occasione unica di ricordo di un campione, la seconda per l’ecosostenibilità perché usando la bici si riduce l’inquinamento, la terza per la sicurezza perché da gennaio a luglio sono 106 le famiglie che piangono un loro caro morto in bici». Una situazione che con una pista ciclabile è quasi impossibile che si verifichi. Alessandro Tocci, sindaco di Civita, ha ricordato come grazie all’impegno del sindaco Papasso e della sua amministrazione «Marina sia tornata un punto di riferimento per tutta la Sibaritide e l’area Jonica», mentre è toccato al giornalista esperto di ciclismo Pasquale Golia e al ciclista cassanese Giacinto Pellicano ricordare la figura di Marco Pantani. Ricordato anche lo storico movimento ciclistico cassanese e ribadito che da Cassano a Crotone partirà il 24 settembre l’ultima tappa dell’Adriatica-Ionica Race 2023, gara di livello internazionale.
«Vogliamo collegare – ha chiuso il sindaco prima della benedizione della pista ciclabile pronunciata da don Maurizio Bloise – questa pista ciclabile tutto il litorale, con Sibari centro e fino a Cassano centro sfruttando una parte del tratto non utilizzato dal Consorzio di bonifica lungo il canale e se possibile passandoci addirittura sopra. Poi collegare la Ciclovia dei Parchi a quella della Magna Graecia. Il sogno che abbiamo è quello di collegare, soprattutto, gli otto comuni interessati dalle opere compensative del Terzo Megalotto della Statale 106 Sibari-Roseto per creare una ciclovia allargata che dallo Stombi/Foce del Crati si colleghi a Villapiana e fino a Roseto. Lo vogliamo fare nel nome di Marco Pantani, un ragazzo meraviglioso che si è fatto da solo, che ci ha fatto entusiasmare e sentire più italiani. L’epilogo è stato brutto ma abbiamo fiducia nello Stato che farà piena luce su quanto accaduto. Sibari ricorda questo meraviglioso esempio anche per le generazioni future. Cassano meritava di intitolare una parte di bello a Marco Pantani».