La presa di posizione del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca nei confronti della decisione della Regione Calabria e del governatore Occhiuto di “dirottare i fondi dapprima destinati al ripristino della ferrovia storica della Sila al potenziamento della seggiovia ‘Puntone Scirocco’ del comprensorio sciistico di Gambarie, fa registrare una serie di adesioni importanti”.
Intanto quella del Sindaco Franz Caruso che ha sostenuto in una dichiarazione le ragioni prospettate da Mazzuca.
“La presa di posizione del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca – sottolinea Franz Caruso – mi vede particolarmente d’accordo, perché riflette quello che da tempo andiamo sostenendo come Amministrazione comunale e cioè che uno dei settori economici calabresi più rilevanti, il turismo, può dare i suoi frutti se si riuscirà a dare centralità alla città capoluogo che deve diventare motore di un’area più vasta che deve unire i due parchi, quello della Sila e quello del Pollino, ed i due versanti costieri. Non è da oggi che mi sforzo di parlare di questa area estesa che deve abbracciare un’idea di turismo, ampio ed articolato, che sia anche destagionalizzato, capace di generare crescita economica e sociale attraverso l’interazione tra i beni culturali e storici, ma anche paesaggistici, religiosi ed ambientali di cui la nostra provincia dispone. E’ di tutta evidenza che in uno scenario siffatto i collegamenti assumono un’importanza fondamentale ed il ruolo che è chiamato a recitare il treno della Sila, una volta che sarà completato il percorso, è sicuramente di primo piano nell’ottica del potenziamento dell’offerta e dell’attrattività turistica del nostro territorio”.
L’iniziativa di Giuseppe Mazzuca ha incassato l’apprezzamento anche degli Assessori di Palazzo dei Bruzi Francesco De Cicco e Pasquale Sconosciuto e dei capigruppo di “Cosenza Libera” e “De Cicco Sindaco”, Daniela Puzzo e Francesco Gigliotti. “Sarebbe ora di mettere fine ai colpi di mano da parte dei piani alti della Cittadella regionale. E’ un copione – questo – che si ripete ciclicamente e che, nell’ultima delle occasioni, ha perpetrato l’ennesimo scippo ai danni del territorio cosentino, e in particolare, di un patrimonio di inestimabile valore come l’altopiano silano”.
“Bene ha fatto il Presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca – prosegue la nota di De Cicco, Sconosciuto, Puzzo e Gigliotti – a sollevare la questione e ad argomentarla puntualmente. Quello inferto dalla Giunta regionale allo sviluppo del turismo calabrese, segnatamente a quello che riguarda tutto l’altopiano silano, in provincia di Cosenza, è un colpo mortale che non può né passare inosservato, né essere esente da censure. La modifica della delibera di giunta regionale, la n.403 del 2021, con la quale si è concretizzato lo scippo, penalizza enormemente la Sila cosentina, con i suoi parchi, i suoi laghi ed il suo incommensurabile patrimonio naturalistico in grado di rivelarsi attrattivo per il turismo nazionale ed internazionale.
Sospendere la conclusione della realizzazione della linea ferroviaria storica della Sila a vantaggio di un altro territorio per il quale sarebbe stato più giusto trovare altre fonti di finanziamento, significa adottare una politica miope che non è in grado di cogliere le enormi potenzialità del nostro territorio. Senza contare – affermano ancora De Cicco, Sconosciuto, Puzzo e Gigliotti – che chi deve raggiungere la Sila è costretto attualmente a lunghissime code per i lavori in corso sulla statale 107, mentre utilizzando la tratta ferroviaria potrebbe raggiungere l’altipiano in tempi più brevi godendo anche di panorami mozzafiato. Questa è per noi una questione ineludibile, in quanto è una problematica che riguarda anche i cittadini di Cosenza che non perdono occasione per manifestare con noi rappresentanti istituzionali il loro forte disagio. A questo punto, anche nel loro interesse, esigiamo risposte ed interventi puntuali cui deve accompagnarsi il completamento della linea ferroviaria della Sila. Solo così sarà possibile sostenere il turismo di montagna in Calabria e comprendere se realmente la Regione intende ancora inserirlo nell’agenda delle sue priorità”.