“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Il Consiglio comunale di Cosenza approva il rendiconto di gestione. Via libera anche all’adesione ad Arrical

Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Giuseppe Mazzuca nella sala delle adunanze del Consiglio provinciale di Piazza XV Marzo per l’attuale indisponibilità della sala consiliare di Palazzo dei Bruzi, ha approvato con 20 voti a favore e due voti contrari (Bianca Rende e Francesco Luberto) il Rendiconto di gestione, il conto di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto economico per l’esercizio finanziario 2022. Disco verde della massima assemblea cittadina, in questo caso all’unanimità dei consiglieri presenti, all’ “Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria” (Arrical) ai sensi della Legge Regionale 20 aprile 2022, n. 10, riguardante l’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’Ambiente.

A svolgere la relazione sul rendiconto di gestione, sul conto di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto economico per l’esercizio finanziario 2022, è stato l’Assessore al bilancio Francesco Giordano che ha illustrato, in sintesi, l’iter che ha portato alla approvazione del rendiconto per il 2022.

Pur ribadendo la situazione di “enorme difficoltà finanziaria in cui versa l’Ente” l’Assessore Giordano si è mostrato, in più passaggi della sua relazione, incline all’ottimismo, “perché – ha detto – abbiamo messo dei piccoli tasselli per poter voltare pagina e cambiare registro”.

“In sostanza – ha aggiunto il titolare della delega al bilancio nelle conclusioni del suo intervento – possiamo affermare che, ad invarianza di condizioni rispetto alle gestioni precedenti, il Comune di Cosenza è riuscito, nel corso del 2022, a registrare un disavanzo gestionale di 12 milioni di euro che, senza il disavanzo da ripianare, di circa 3milioni di euro e senza la rata di adl (anticipazione di liquidità) posta ad esclusivo carico dell’Ente, di circa 5milioni di euro, si sarebbe attestato a soli 4 milioni di euro riconducibili al noto squilibrio strutturale che l’Ente si riporta dal 2020 di circa 8 milioni che l’Amministrazione guidata dal Sindaco Franz Caruso ha, pertanto, sostanzialmente dimezzato.

Se poi – ha detto ancora l’Assessore Giordano -si considera che, per una serie di eventi e condizioni, tra le quali la totale assenza di personale ed il sopraggiungere di circostanze esogene che richiederebbero altra apposita seduta consiliare, non si è ancora riusciti a porre in essere le misure programmate nel Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, ora all’esame della Corte dei Conti, viene naturale essere ottimisti, nel senso di ipotizzare fondatamente che, non appena le misure del piano, con particolare riferimento all’incremento delle entrate proprie tributarie e patrimoniali (titolo 1 e 3), dovessero trovare giusto e anche parziale compimento, l’Ente potrebbe effettivamente rinvenire le risorse necessarie a ripianare gli squilibri che hanno imposto il ricorso ad un nuovo PRFP”.

Giordano ha poi evidenziato altri due aspetti positivi e cioè:

la riduzione dell’indebitamento residuo verso fornitori, che scende dai 166 milioni del rendiconto 2021 ai 127 milioni del rendiconto 2022;cil rimborso integrale al 31.12.2022 dell’anticipazione di tesoreria. “E’ la prima volta – ha puntualizzato – che si verifica da diversi anni a questa parte. Ciò – ha rimarcato – non può che essere indice di maggiori flussi di cassa che, a loro volta, sono indicativi di una maggiore attenzione al lato entrate del bilancio, rispetto a quello spese”.

Giordano lo ha definito “un cambiamento di rotta sul quale si tratterà di insistere onde raggiungere l’obiettivo atteso da tutti, vale a dire lo stabile riequilibrio di bilancio che, perché no, è, esso stesso, condizione essenziale, per poter intavolare ogni utile discussione in tema di città unica”.

Nella prima parte del suo intervento l’Assessore Francesco Giordano aveva ripercorso, con estrema chiarezza, le diverse fasi dell’iter che ha condotto all’approvazione del rendiconto di gestione 2022.

Ha ricordato anzitutto l’insediamento, agli inizi di ottobre 2021 della nuova Amministrazione comunale a guida Franz Caruso. Poi l’approvazione, con deliberazione del Consiglio Comunale n.57 del 29/12/2021, immediatamente eseguibile, del bilancio di previsione per l’esercizio del 2021/2023 (di fatto, un’anticipazione del consuntivo 2021).

“Inoltre – ha detto ancora Giordano – con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 12/07/2022 si è proceduto all’approvazione del Rendiconto di gestione e del conto di bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2021, con un risultato negativo di amministrazione riconducibile all’Ente “in bonis”, di meno 23.885.932,99 da applicare ai bilanci successivi.

Con deliberazione consiliare n. 127 del 26/09/2022, si stabiliva di:

1) dare atto dell’impossibilità di ripianare integralmente il disavanzo accertato nel conto consuntivo 2021 di cui alla deliberazione del Consiglio comunale n. 21/2022 con le misure ordinarie di cui agli artt. 193 e 194 del D.lgs. n. 267/00 e quindi entro il termine di durata triennale del bilancio;

2) dare atto che al bilancio di previsione 2022-2024 per ognuna delle tre annualità 2022-2023-2024, venisse applicata, prima di tutte le spese, una quota di disavanzo pari ad 1/10 dello stesso, sulla base di un’ipotesi di piano di riequilibrio decennale ex art 243 bis del TUEL;

3) proporre al Consiglio Comunale la tempestiva attivazione della procedura di riequilibrio pluriennale di cui all’art. 243 bis. del D.lgs. n. 267/00;

L’Assessore al bilancio di Palazzo dei Bruzi ha poi ricordato che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 30/2022 del 18.10.2002 si stabiliva di:

fare ricorso, alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, quale prevista e disciplinata dall’art. 243-bis, comma 1, del D.Lgs. 267/2000;

di riservare a successiva deliberazione l’approvazione del piano entro il termine perentorio di 90 giorni per il ripristino del pieno riequilibrio finanziario;

di dare atto della sospensione delle procedure esecutive intraprese nei confronti del Comune fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano dì riequilibrio pluriennale di cui all’art. 243-quater, commi 1 e 3 del TUEL;

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 del 18/10/2022 si procedeva ad approvare il Documento Unico di Programmazione, il bilancio 2022-2024 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2022.

Inoltre, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 17/01/2023, si stabiliva di:

approvare il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale redatto secondo le disposizioni contenute all’articolo 243 bis del decreto legislativo n. 267/2000;

di dare atto che il Piano di Riequilibrio avrebbe avuto durata ventennale a partire dal 2022 e fino al 2041 e avrebbe coperto una massa passiva quantificata in complessivi € 148.135.320,37 euro, di cui € 95.330.944,90 per ricostituzione del FAL (Fondo di anticipazioni di liquidità) (ex art. 1, comma 789, Legge di Bilancio 2023) oltre 70.000.000,00 euro più interessi, per la contrazione del mutuo necessario alla liquidazione della massa passiva del dissesto dell’ente;

di ribadire che le procedure esecutive intraprese nei confronti del Comune sarebbero rimaste sospese fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione dello stesso.

“In un contesto siffatto – ha inoltre spiegato l’Assessore Giordano – è indispensabile ricordare che, propedeuticamente all’adozione del rendiconto 2022, si è proceduto al riaccertamento ordinario dei residui, dando formalmente atto che i residui attivi e passivi antecedenti al 1° gennaio 2020 (primo esercizio del bilancio stabilmente riequilibrato) sono giuridicamente transitati nella gestione diretta della commissione straordinaria di liquidazione. Pertanto, il riaccertamento dei residui ha riguardato solo quelli formatisi nelle annualità post dichiarazione di dissesto, ossia 2020, 2021 e della gestione di competenza 2022. Infatti – ha proseguito Francesco Giordano – atteso che la Commissione Straordinaria di liquidazione, alla data odierna, non ha fatto pervenire l’elenco dei residui di propria competenza, aggiornati in base alle proprie movimentazioni, i residui antecedenti al 2020 risultano aggiornati, ai fini della formazione dell’odierno rendiconto, solo sulla base delle movimentazioni registrate dall’Ente in bonis, salvi i necessari aggiornamenti contabili da rendersi a cura dell’OSL. Tale modus operandi – ha spiegato ancora l’Assessore al bilancio – è giustificato dalla necessità, suffragata dalla giurisprudenza contabile, di predisporre due diversi prospetti dimostrativi di risultato di amministrazione: uno che tenga conto di tutte le movimentazioni intervenute nella contabilità dell’Ente e riguardanti anche la movimentazione dei residui ante dissesto (per l’allineamento con BDAP e Tesoreria) e un altro, che tenga conto della movimentazione dei residui riconducibili esclusivamente all’Ente in bonis (2020-2021-2022)”.

Giordano ha sottolineato ancora, quale fatto giuridico rilevante intervenuto quasi al termine dell’esercizio finanziario di riferimento, l’inserimento nella legge di bilancio per il 2023 dell’obbligo, per gli enti in dissesto, di riesposizione del F.A.L. che per il Comune di Cosenza, comporta un equivalente peggioramento del risultato di amministrazione, in termini di maggior disavanzo, alla data del 31/12/2022, di oltre 95 milioni di euro.

“Sulla tematica – ha ricordato Giordano – si era registrato l’autorevole intervento della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti con la deliberazione n. 8 depositata l’8 luglio 2022, che, superando l’indirizzo fornito da alcune sezioni regionali (deliberazione Corte dei Conti Regione Calabria nr. 32/2022 fornita proprio al Comune di Cosenza) aveva espressamente chiarito che: «La gestione delle anticipazioni di liquidità erogate dalla Cassa Depositi e Prestiti per l’estinzione di debito pregresso, ai sensi dell’art. 1 del d.l.n. 35/2013 e di successivi interventi normativi, contratte dall’ente prima del 31 dicembre dell’anno antecedente la dichiarazione di dissesto, ricade nella competenza dell’Organo Straordinario di Liquidazione, in quanto relative ad atti o fatti verificatisi antecedentemente alla dichiarazione di dissesto. Tali conclusioni – ha aggiunto Francesco Giordano – sono poi state superate con l’apposita modifica normativa di cui al comma 789 della legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197), in forza della quale l’articolo 255, comma 10, del TUEL, è stato modificato spostando, definitivamente, sull’Ente in bonis la gestione delle AADDLL 2013 e successive, anche in termini di riesposizione del FAL a rendiconto. Tale disposizione risulta, da ultimo, modificata dall’art. 18, comma 1, lett.d. del DL 44 del 22.04.2023 che consente di differire la riesposizione del FAL al rendiconto 2025 con riferimento 2024.

Il Comune di Cosenza potrà posporre al 31 dicembre 2024 l’obbligo di ricostituzione del Fondo anticipazioni di liquidità e di ripiano del conseguente ed equivalente maggior disavanzo di amministrazione, con ciò determinando la necessità di rimodulare il piano di riequilibrio ventennale approvato a gennaio di quest’anno.

Come noto, il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale (PRFP) è stabile negli obiettivi definiti e concordati che rimangono non modificabili discrezionalmente da parte dell’Ente a meno che, come nel caso di specie, non sopravvengano eventi esogeni in grado di modificare il quadro normativo di riferimento rendendo necessario adeguare il piano, onde renderlo coerente con le nuove disposizioni.

Ed è questo – ha precisato l’Assessore Giordano – che ci chiede l’Organo collegiale di revisione: modificare il rendiconto 2022, stralciando temporaneamente il FAL, con un miglioramento, solo temporaneo, del risultato di amministrazione post accantonamenti e vincoli, che scende a meno 35 milioni, fronte dei meno 130 milioni delle prima versione del rendiconto di gestione; rimodulare il PRFP, in virtù del fatto che riesporre il FAL al 31.12.2024, comporterà una riduzione della massa passiva complessiva posta alla base del PRFP del gennaio 2023, di circa 8 milioni di euro che, unitamente ai miglioramenti gestionali registrati a rendiconto 2022 (da meno 148 milioni programmati a meno 130 milioni effettivi) ed alla riduzione del mutuo da contrarre per il dissesto (da 70mln a 55mln), determina la necessità di aggiornare il PRFP nei numeri, nelle strategie operative, nelle misure da porre in campo e, verosimilmente, nelle tempistiche di ripristino degli equilibri. Altra richiesta dell’Organo collegiale di revisione, l’avvio di immediate interlocuzioni, oltre che con il Ministero e con la Cosfel, anche con la sezione regionale della Corte dei Conti onde concordare le corrette procedure da applicare per addivenire a tale rimodulazione.

“In merito ai miglioramenti gestionali riferibili all’esercizio 2022, si consideri tra l’altro– ha rimarcato ancora Giordano – che, in applicazione della intervenuta disposizione normativa in tema di gestione del FAL, che ha posto a carico dell’Ente in bonis l’onere di far fronte, a far data dal 1° gennaio 2023, con le proprie risorse e sul proprio bilancio, al pagamento delle rate del piano di ammortamento delle anticipazioni di liquidità contratte negli anni, si è proceduto secondo principio di massima prudenza contabile, a non accertare sul bilancio 2022 il credito maturato fino al 31 dicembre verso la Commissione straordinaria di liquidazione, in forza del pagamento delle rate dell’ADL che la norma poneva a carico della Commissione e di cui, invece, l’Ente si è fatto, tempo per tempo, carico.

Appare chiaro, infatti, che, attesa la non retroattività della previsione contenuta nella legge di bilancio per il 2023, il pagamento delle rate antecedenti il 2023, rimarrebbe a carico della Commissione Straordinaria di Liquidazione e, attesi i pagamenti anticipati dall’Ente, quest’ultimo ben avrebbe potuto riportare equivalenti crediti (oltre 15 milioni di euro) tra i propri residui attivi alla data del 31.12.2022.

Qualora si fosse optato per questa soluzione, la gestione di competenza del Comune di Cosenza per l’esercizio 2022, prima vera annualità dell’Amministrazione guidata da Franz Caruso, si sarebbe chiusa, anziché con un disavanzo di gestione di circa meno 12 milioni di euro, con un avanzo di circa 3 milioni di euro che avrebbe consentito di rideterminare il disavanzo di amministrazione accertato alla data del 31.12.2021, portandolo da 23 milioni di euro a circa 20 milioni.

Tale scelta di carattere prudenziale di non accertare i crediti verso la Commissione straordinaria di liquidazione, giustificata dalla incertezza interpretativa in materia, lascia spazio ad una valutazione positiva del risultato della gestione di competenza per l’esercizio 2022 nella misura in cui tale risultato, ammonta a meno 12.846.340,14 euro che, laddove si configurasse, postuma, la recuperabilità del credito verso l’OSL, si attesterebbe ad un valore superiore ai 3 milioni di euro.

Se poi – ha aggiunto l’Assessore al bilancio di Palazzo dei Bruzi – si estende l’analisi al più ampio risultato di amministrazione finale calcolato al 31.12.2022, comprendente anche la gestione dei residui di competenza dell’Ente in bonis (2020-2021), si osserva una evoluzione del risultato di amministrazione che, benchè peggiorativa rispetto al risultato registrato al 31.12.2021 [da meno 23mln di euro a meno 130 milioni (meno 35 milioni senza il FAL) risulta ampiamente migliore rispetto ai valori attesi ed inseriti nel piano di riequilibrio dove si prevedeva un disavanzo al 31.12.2022 di oltre 145 milioni di euro (meno 53 milioni senza il FAL)”.

Il consistente miglioramento del risultato atteso, evidenziato da Giordano, è stato da lui stesso definito “la conseguenza di una serie di fattori positivi” che lo stesso assessore ha, sia pure in maniera non esaustiva, elencato:

:

– la consistente riduzione del disavanzo atteso dalla gestione di competenza da meno 23 milioni a meno 12 milioni per un recupero di 11 milioni di euro, di cui circa 1 milione recuperati sul valore atteso del FCDE al 31.12.2022 (da circa 59 mln di euro a circa 58 milioni a seguito di un leggero miglioramento della capacità di riscossione dell’Ente in conto residui di circa il 6%);

– la riduzione degli accantonamenti a fondo perdite delle società partecipate, atteso l’intervenuto avvio della procedura concorsuale di concordato preventivo in continuità della società partecipata AMACO SPA che, ex art.182 sexies della legge fallimentare, comporta la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione eliminando in radice la necessità di una copertura indifferibile delle perdite, che dovrebbe avvenire altrimenti “al buio” e comportare il pericolo di dissipare risorse pubbliche con interventi a fondo perduto, attuati in assenza di serie prospettive di riequilibrio strutturale. Inoltre, l’Ente ha, comunque, dichiarato in maniera programmatica e nell’ambito della predetta procedura concorsuale, la propria volontà e disponibilità ad una ricapitalizzazione attraverso il conferimento di beni disponibili in presenza di un “piano” predisposto nelle forme appropriate rispetto alla tipologia e alla gravità della crisi da risolvere. (recupero di circa 2,5 milioni di euro). Piano, peraltro, recentemente omologato dal tribunale;.

– infine, il miglioramento del risultato di amministrazione pre-accantonamenti e vincoli, dal 2021 al 2022, di circa 3 milioni di euro (da 30 milioni a 33 milioni) indicativo, peraltro, della capacità dell’ente di assicurare il ripiano della quota di disavanzo prevista, in applicazione sull’esercizio 2022 di circa 2.800.000 euro.

Prima della relazione dell’Assessore Francesco Giordano era stato presentato dai capigruppo di maggioranza un ordine del giorno, collegato all’approvazione del rendiconto di gestione, letto in aula dal capogruppo del PD Francesco Alimena (firmato anche dai capigruppo Ivan Commodaro, Raffaele Fuorivia, Francesco Gigliotti, Daniela Puzzo e Roberto Sacco) nel quale è stato chiesto al Sindaco e alla Giunta di proseguire con determinazione sulla positiva strada intrapresa per fare uscire il Comune da una assai critica condizione, ormai divenuta strutturale, organizzativo-finanziaria e tentare di riportarlo in una condizione di “normalità”; di promuovere ed attuare l’avvio di una vera e propria opera di riforma organizzativa-burocratica e, tempestivamente, attivare misure finalizzate all’espletamento delle procedure propedeutiche all’applicazione di quanto previsto nel Testo Unico degli Enti Locali ( ex art. 90 e 110), nonché di procedere contestualmente all’attivazione degli istituti del “comando” e della “mobilità”, per consentire il trasferimento nell’organico comunale di quote di personale già in servizio presso la pubblica amministrazione.

Nella premessa all’ordine del giorno, i capigruppo hanno sottolineato che nel corso degli anni, in seguito al blocco del turn over, l’organico comunale è andato progressivamente riducendosi; che l’attuale dotazione registra un numero di dipendenti assolutamente esiguo per fronteggiare il carico di lavoro che un Comune capoluogo richiede per lo svolgimento delle attività imposte agli uffici di tutti i settori amministrativi; che il numero dei dipendenti e il contingente dei dirigenti ha registrato una riduzione di oltre 1000 addetti negli ultimi quindici anni; che la condizione di dissesto finanziario del Comune ha costituito un ulteriore fattore di aggravamento di tale situazione. Nel documento presentato al Presidente del Consiglio comunale i capigruppo hanno, inoltre, ricordato lo sforzo straordinario che l’attuale Amministrazione ha avviato, sin dal suo insediamento, per l’avvio di una credibile ed efficace opera di risanamento finanziario, sottolineando, inoltre, che e che l’approvazione del rendiconto di gestione giunge dopo che, in solo diciotto mesi di attività, l’Amministrazione attuale si è fatta responsabilmente carico della approvazione di ben cinque esercizi finanziari e del piano pluriennale di bilancio, per contrastare gli effetti negativi rinvenienti dalla lacunosa e deficitaria precedente esperienza amministrativa. I capigruppo hanno inoltre sottolineato l’introduzione di nuove norme legislative nazionali, che consentono anche ai Comuni, che versano nella condizione di dissesto finanziario, di poter assumere alcune iniziative volte al reclutamento di nuovo personale.

Altri interventi e dichiarazioni di voto

Ad intervenire per primo nel dibattito sul rendiconto di gestione è intervenuto il Presidente della Commissione Bilancio Gianfranco Tinto che ha preliminarmente ricordato l’iter dedlla pratica che è passata in diverse commissioni. Tinto ha poi ringraziato il precedente dirigente del settore bilancio e programmazione risorse finanziarie, Francesco Giovinazzo, formulando gli aufguri di buon lavoro al nuovo dirigente Giuseppe Bruno. Nel ringraziare anche l’Assessore Giordano “per la chiarezza e puntualità della sua esposizione” Gianfranco Tinto ha poi sottolineato che “c’è un’inversione di tendenza nella procedura avviata per sanare i conti del Comune di Cosenza. Certo non è facile – ha rimarcato – soprattutto per il sottodimensionamento del personale. Noi stiamo facendo dei miracoli, ma senza personale non si possono programmare tutte le azioni che andrebbero intraprese”. Tinto ha poi insistito sulla necessità di invocare l’aiuto del Ministero per sbloccare le assunzioni e per far sì che vengano intanto destinati al Comune i comandati ed altre specifiche figure che possano tamponare l’attuale emergenza.

In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri comunali Daniela Puzzo, Mimmo Frammartino, Raffaele Fuorivia e Francesco Luberto.

Daniela Puzzo, capogruppo di “Cosenza Libera” ha considerato dettagliata ed esaustiva la relazione dell’Assessore Giordano, ricordando il lungo e durto lavoro per arrivare a questo risultato. “Sono state apportate notevoli migliorie per il bene della città – ha aggiunto – e nella massima trasparenza. Questo è un rendiconto di gestione interamente nostro”.

Nell’anticipare il suo voto favorevole il consigliere Mimmo Frammartino ha poi precisato di fidarsi al cento per cento dell’Assessore Giordano del quale ha apprezzato la relazione. “Sono emersi degli aspetti positivi – ha detto Frammartino – : mi è servito sapere che si è ridotto del 50% lo squilibrio strutturale e quindi è stato compiuto un buon passo avanti in termini finanziari”. Quindi si è soffermato sulla rotazione dei dirigenti. “Ritengo che il nuovo dirigente Bruno (presente in aula) possa segnare un nuovo percorso, perché ha una mentalità aperta anche nei conti, oltre che nel settore Cultura, di cui è anche dirigente. E ha dimostrato di far valere queste qualità – ha detto ancora Frammartino – per il buon rapporto che, in questa fase che ha preceduto l’approvazione del rendiconto, ha saputo costruire con la commissione consiliare bilancio”. Sull’elemento critico del personale – come lui stesso lo ha definito – Frammartino ha detto che “un sussulto l’Amministrazione deve darlo. Siamo passati dai 2000 dipendenti di tanti anni fa, agli appena 200 eo poco più di oggi. Oggi – ha concluso Mimmo Frammartino – abbiamo aperto una nuova pagina economica. Ecco perché il mio voto favorevole è ancora più convinto”.

Dello stesso tenore il successivo intervento del consigliere Raffaele Fuorivia. “Oggi per la prima volta si vede una luce, uno spiraglio. Questi sono i segnali che dobbiamo saper cogliere. Rispetto ai dati negativi che comunque ci sono e che pesano come un macigno, offriamo per la prima volta a noi e alla città una prospettiva. Abbiamo messo in campo – ha rimarcato Fuorivia -delle azioni che ci permettono di invertire il percorso abituale. E di questo va dato atto ai dirigenti che hanno lavorato in questa direzione”. Sulle attese da parte di chi immagina un sistema di riscossione più celere, Fuorivia ha sottolineato che, apparentemente si potrebbe pensare che si stia tergiversando. Non è così, perché l’Amministrazione sta cercando di mettere in campo un sistema di riscossione più equilibrato e più equo. Finora non siamo stati a guardare. Ci doteremo di uno strumento che non sia solo in grado di aumentare la percentuale delle riscossioni, ma anche di stanare gli evasori che non hanno un senso civico”. Poi anche il consigliere Fuorivia ha formulato i suoi auguri di bon lavoro al nuovo dirigente al bilancio Giuseppe Bruno.

“A 10 giorni – ha detto Luberto – dalla presentazione dello strumento contabile che oggi va in approvazione, c’è stato questo avvicendamento. Ci risulta che il dirigente precedente Francesco Giovinazzo abbia posto dei paletti. Sulla vicenda avevamo chiesto una risposta, ma non c’è stata. Non conosciamo i perché e i per come. Sta di fatto che quello opposto da Giovinazzo ci risulta sia stato un rifiuto a voler procedere con quanto era tenuto a svolgere. Nutro molta invidia nei confronti della maggioranza – ha aggiunto Luberto – perché vedo un palpabile ottimismo. L’Assessore Giordano ha fatto una descrizione precisa dello strumento contabile, ma, a nostro avviso, manca un elemento importante che è quello politico. Stiamo ascoltando numeri, orientamenti giurisprudenziali di natura contabile, rimodulazioni e integrazioni dei documenti, ma quel che manca è l’aspetto politico che viene fuori dal parere dei revisori”. Quindi Luberto ha soffermato la sua attenzione sulle riscossioni. “Emerge- ha sottolineato – un deficit drammatico. E’ anche vero che le entrate, a nostro avviso, sono migliorate, ma in ordine alla Tari, di appena 400 mila euro (peraltro su iniziativa volontaria e non coattiva)”. Poi il consigliere Luberto chiama in causa anche la proroga a Municipia che è in scadenza e si domanda se è stata bandita la nuova gara per individuare il prossimo agente di riscossione e se i consiglieri saranno resi partecipi per poter dare un proprio contributo di idee. Altri rilievi Luberto li ha mossi sul patrimonio immobiliare del Comune, con particolare riferimento agli impianti sportivi, richiamando una delibera che impone agli uffici comunali di recuperare i crediti nei confronti dei soggetti gestori degli impianti. “Troviamo insieme delle soluzioni che vadano a favore dell’Amministrazione e delle casse del Comune”. E al termine dell’intervento annuncia il suo voto contrario.

Sul secondo punto all’ordine del giorno, l’adesione del Comune ad Arrical è ancora l’Assessore Giordano ad illustrarlo, definendola “una questione lunga e complessa ma nella quale il Comune di Cosenza, grazie all’impegno del Sindaco e di quei comuni che si sono affidati al comune capoluogo, ha fatto da apripista”. Quindi Giordano ha spiegato le ragioni della necessità di aderire all’Arrical. Non possiamo sottrarci a questa adesione. Chiamarsi fuori significherebbe non dare a Cosenza un protagonismo attivo in questa fase di cambiamento. L’adesione scongiura, invece, l’eventualità di un commissariamento. Purtroppo sinora a fronte di 400 comuni, si sono registrate 400 gestioni separate di reti idriche. Di qui – ha concluso Giordano – la necessità che ci sia una gestione uniforme, ma con una mente unica in grado di governare questo processo, che è quella dei Comuni. L’auspicio è che il sistema idrico così vituperato possa essere rimesso in piedi e tornare a farci sorridere”.

L’intervento del Sindaco Franz Caruso

Sia sul rendiconto di gestione che sull’adesione del Comune ad Arrical è, infine, intervenuto il Sindaco Franz Caruso che ha tirato le somme della seduta di Consiglio.

Il Sindaco si è detto intanto dispiaciuto per il fatto che i consiglieri di minoranza non erano rimasti in aula “perché è a loro che avrei indirizzato questo mio chiarimento”. Poi ha espresso apprezzamento per l’Assessore Giordano, “come sempre puntuale, preciso e chiaro nell’illustrazione delle pratiche di sua competenza” ed eguale ringraziamento ha rivolto ai consiglieri di maggioranza intervenuti “per la qualità e il sostegno dato al primo atto di gestione della nostra Amministrazione”. Ai consiglieri di opposizione assenti ha detto che “la minoranza ha votato tutti i bilanci precedenti che sono stati votati all’unanimità. Erano tutti bilanci che riguardavano la pregressa amministrazione per la quale noi pure ci siamo adoperati per dare il massimo della chiarezza a quei documenti contabili che chiarezza non presentavano”. E sul rendiconto in approvazione: “questo – ha detto Franz Caruso – è un bilancio che è stato fatto nella massima trasparenza e nel rispetto della legalità, basato sui principi che abbiamo affermato sin dal primo momento. E in questo bilancio, con le note positive e negative illustrate dall’Assessore Giordano e che sono espresse nella relazione che formalmente è stata presentata, ci sono tutti i valori e i principi che ispirano la nostra azione amministrativa”. Poi il primo cittadino ha risposto al consigliere Francesco Luberto. “Dal punto di vista politico devo dire – ha detto a questo proposito Franz Caruso – che probabilmente c’è stata qualche disattenzione rispetto alle attività poste in essere dall’Amministrazione che ho l’onore di guidare. Tutti quanti siamo a conoscenza della situazione devastante che vive il nostro comune. Basta soltanto dire che i dati, riferiti da Frammartino e che risalgono al periodo in cui tanti anni fa siamo diventati consiglieri comunali, confliggono con una realtà drammatica che è quella attuale. Basta dire che abbiamo avuto, dal 2020 al 2022, una fuoriuscita di personale di 195 unità e in questo anno andranno via altre 33 unità. Per cui, da uno schema del Ministero che ci assegna per popolazione un dato di 504 unità, scenderemo a fine anno intorno alle 204 unità, di cui 95 appartengono alla Polizia municipale. Di fronte a una situazione del genere – ha rimarcato il Sindaco – credo che quello che abbiamo fatto in 18 mesi non sia politicamente irrilevante e superficiale, sia per difficoltà di carattere numerico che per l’impossibilità del personale, per mancanza di risorse, di qualificarsi o seguire corsi di aggiornamento o masters. Siamo stati, nonostante tutto, in grado di garantire l’approvazione di 5 bilanci e di mettere in campo un’azione amministrativa i cui frutti si vedranno da qui a breve, perché nonostante le difficoltà che tutti conosciamo siamo stati in grado di salvare finanziamenti che erano persi e che giungeranno presto nella loro fase esecutiva”. Per Franz Caruso qualcosa per la verità si è già vista : sono stati aperti 10 cantieri di Agenda urbana, è stata espletata la gara per gli interventi di salvaguardia idrogeologica del territorio (proprio stamattina è stata fatta l’immissione in possesso delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico in tutta la zona di Portapiana). “Quello che può essere considerato un vulnus alla vivibilità del centro storico ormai da ben 5 anni– ha detto Franz Caruso in Consiglio comunale – da qui a sessanta giorni sarà risolto, per cui la viabilità tornerà alla normalità in corso Vittorio Emanuele e in via Petrarca”. Il Sindaco ha inoltre ricordato l’azione di recupero dei finanziamenti CIS per 90 milioni e l’espletamento delle gare con l’apertura da qui a poco dei relativi cantieri. “Non credo che non sia stato fatto nulla dal punto di vista amministrativo e politico. Perché questi sono atti amministrativi che raccolgono un indirizzo chiaro politico che si traduce nella realizzazione di un’idea e una visione della città che certamente è tutta ascrivibile all’aspetto politico dell’intervento”.

Il Sindaco ha poi considerato positivo il dato della riscossione dei tributi in città, passata da una percentuale irrisoria del 26,1% a quasi il 50%, in attesa che siano avviate le azioni per riscuotere coattivamente il non versato. “I frutti li vederemo quando arriveranno gli atti esecutivi e ci sarà la riscossione forzata. Siamo in una fase di attesa perché dobbiamo ancora dotarci di uno strumento che può dare un impulso positivo a questa situazione. Il progetto di finanza presentato e necessariamente modificato, perché è intervenuta la legge regionale di Arrical che ha sottratto la competenza all’Amministrazione comunale per attribuirle all’Ente unico di gestione delle risorse idriche della Calabria, ha fatto rimodulare completamente quel progetto di finanza che aveva un’altra impostazione”. Il Sindaco ha poi smorzato e smontato ogni retroscena sulla rotazione dei dirigenti. C’è stata una rotazione che non ha bisogno di voci di corridoio. Ringrazio giovinazzo per il lavoro svolto con grandi sacrifici e abnegazione fino a qualche giorno fa. Non c’è nessun retroscena. E’ una normale rotazione dirigenziale che tiene conto sicuramente di un’impostazione che non è quella che noi abbiamo avuto dal Ministero degli Interni dove ci siamo recati con l’Assessore al bilancio e il segretario generale per avere indicazioni, alla luce della vicenda di Vibo, con l’intervento di questa sezione speciale della Corte dei Conti che, tanto per Campione d’Italia che per Vibo, aveva dato un’indicazione che non trova rispondenza in nessun altra decisione di nessun altra Corte dei conti del territorio nazionale, ma che soprattutto non trova corrispondenza nell’impostazione del Ministero competente che ci ha anticipato una relazione favorevole a quello che è stato il nostro piano di riequilibrio approvato in consiglio comunale”. Poi il Sindaco ha anche ringraziato il nuovo dirigente, l’architetto Giuseppe Bruno “un tecnico che sa fare anche cultura, oltre al bilancio ed è a disposizione dell’Amministrazione”.

“Oggi – ha aggiunto Franz Caruso -guardiamo al futuro non dico con rinnovato ottimismo ma con occhi più positivi. La nostra azione è tutta protesa a dare conseguenzialità a quello che noi abbiamo detto: risanare i conti e arrivare al punto di avere bilanci tranquilli, trasparenti e reali che danno, a chi verrà dopo di noi, una situazione di grande tranquillità”.

Un ultimo passaggio del suo intervento il Sindaco lo ha dedicato all’adesione ad Arrical. “Siamo stati protagonisti di un’azione che non era di contrasto alla Regione ma di difesa del ruolo dei consigli comunali e dei comuni perché Arrical è un’associazione dei comuni che è chiamata a gestire le risorse idriche e il settore dei dei rifiuti e che doveva avvenire sulla scorta di un interesse e di un intervento preventivo dei comuni. Non c’è stato il coinvolgimento da parte della Regione e dei Comuni ed è arrivata poi una legge a dir poco discutibile. E allora noi, come comune responsabile, siamo stati i capofila di un’azione regionale che ha portato tutti i comuni della regione a discutere della bontà dell’impostazione data, modificata in corso d’opera dai tanti decreti del commissario Gualtieri, emessi da aprile fino ad oggi per modificare quel percorso che la Regione aveva indicato e che era in conflitto con la volontà dei Comuni. E noi siamo riusciti a farli modificare. Dobbiamo comunque aderire ad Arrical, ma con la specificazione che chiederemo al Presidente della Regione di convocare l’assemblea di Arrical per dotarla dei suoi organismi statutari e per dire no alla prosecuzione del commissariamento. Quando ci saranno gli organismi, saranno quelli a decidere come proseguire nella gestione o nell’individuazione del gestore del settore dei rifiuti e del settore idrico nella nostra regione. Abbiamo contestato anche il fatto che la Regione mantenga il diritto di nominare il direttore generale di Arrical. Se non avessimo aderito ad Arrical – ha concluso il Sindaco – considerata la scadenza della convenzione che regola i rapporti tra la vecchia ATO, cui Arrical è subentrata, e Calabra Maceri per lo smaltimento dei rifiuti, dal primo luglio Cosenza non saprebbe dove andare a conferire. L’adesione, dunque, è una necessità anche indotta, ma deve essere portatrice della nostra volontà forte di rimettere in piedi un’azione di difesa delle autonomie e delle scelte dei comuni”.

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