Una buona educazione alimentare non può che cominciare dalla scuola. Ed è all’istituzione scolastica che è demandato il compito di promuoverla sensibilizzando i ragazzi a stili di vita che assicurino la tutela della salute e che possano incidere sul proprio benessere e su quello della collettività. Ma come quello della scuola, anche il ruolo delle istituzioni diventa decisivo per una corretta educazione alimentare. Ed è questo l’obiettivo che si è prefigurata l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso con l’iniziativa che l’Assessore alla salute Maria Teresa De Marco ha promosso, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, ospitando gli allievi della II C della scuola secondaria di primo grado della scuola media “Pierre De Coubertin” di Rende, per riflettere sull’importanza del cibo per condurre una vita sana. Un tema – questo – che sia per il Sindaco Franz Caruso, impossibilitato a partecipare per sopravvenuti impegni istituzionali – che per l’Assessore De Marco, rappresenta una priorità sulla quale le istituzioni sono chiamate a riflettere.
Gli allievi della “De Coubertin” erano accompagnati dalla Dirigente scolastica Simona Sansosti e dalla docente Anna Scalzo. Nel suo indirizzo di saluto l’Assessore Maria Teresa De Marco ha ricordato come l’educazione alimentare rappresenti il primo strumento di prevenzione a tutela della salute e che le buone regole per una buona educazione alimentare dovrebbero essere seguite da tutti. De Marco ha indicato la situazione paradossale che si genera nei Paesi industrializzati “dove una buona parte della popolazione ha la tendenza a mangiare troppo e male”. L’Assessore alla salute del Comune di Cosenza non ha dubbi nell’assegnare alla scuola e ai centri educativi, attraverso la loro presenza capillare sul territorio e al dialogo con bambini e ragazzi, un ruolo fondamentale nella promozione dell’educazione alimentare. Aggiungendo che le basi in questa direzione vanno gettate nella fase, delicata e complessa, dell’adolescenza, quando lo sviluppo psico-fisico potrà consentire di alzare un argine anche contro alcune disturbi del comportamento alimentare come l’obesità, l’anoressia o la bulimia. Oltre alla scuola, De Marco ha indicato nella famiglia il centro vitale nel quale gli stili di vita sani possano principalmente attecchire, demandando alle tre componenti (famiglia, scuola e istituzioni) un ruolo di interazione in grado di agevolare il raggiungimento degli obiettivi che aiutano i ragazzi ad intraprendere, insieme all’attività fisica, comportamenti orientati ad una sana alimentazione volta a ridurre o eliminare ogni fattore di rischio. Guidati dalla vulcanica docente Anna Scalzo, i ragazzi della scuola “De Coubertin” hanno sviluppato un significativo percorso confluito nella realizzazione di un video che è stato proiettato nel salone di rappresentanza del Comune. Il lavoro parte dalla preistoria e arriva ai giorni nostri, passando in rassegna le abitudini alimentari dei popoli, a cominciare dai Greci e dai Romani, e soffermandosi sulle novità delle scoperte geografiche che hanno condotto all’importazione in Europa di nuovi cibi, come il pomodoro. Nell’affrontare il passaggio dal ‘900 ai nostri giorni, i ragazzi, utilizzando gli strumenti tecnologici, hanno posto l’accento su altri aspetti dell’educazione alimentare come la nouvelle cuisine, il fast food, la riscoperta della dieta mediterranea e le corrette procedure di conservazione degli alimenti. Nel corso dell’incontro è intervenuta anche la Presidente della commissione consiliare Istruzione, Chiara Penna, che, nel portare il saluto anche del consigliere delegato all’Istruzione Aldo Trecroci, impossibilitato a partecipare, ha esaltato l’importanza del trait d’union tra Amministrazione comunale e mondo della scuola, nel dedicare attenzione ad un tema così importante come l’educazione alimentare cogliendo gli aspetti significativi del lavoro che viene svolto all’interno degli istituti scolastici.
L’importanza di interazione tra scuola e istituzioni è stata poi evidenziata dalla dirigente scolastica Simona Sansosti che ha sottolineato la necessità di proseguire i percorsi formativi, accogliendo i propositi dei ragazzi che ha definito “una vera e propria fucina di idee”. Il confronto costruttivo con il territorio e con l’Amministrazione comunale è stato, infine, commentato con particolare favore anche dalla docente Anna Scalzo.