Doppio appuntamento questa settimana al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza per la PRIMAVERA MEDITERRANEA, la rassegna inaugurata il 21 marzo con la mostra, ancora in corso, proprio dal titolo MEDITERRANEO e realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Meràki. La rassegna vedrà venerdi 21 aprile, alle ore 17.00, la presentazione del volume “Il mare e le sue genti” a cura dell’Archeoclub di Vibo Valentia: un modo per comprendere quanto il mare abbia inciso nella storia del nostro territorio in passato e come sia ancora importante nel definire i destini dei popoli. Dopo i saluti della consigliera comunale delegata alla Cultura Antonietta Cozza, della direttrice del Museo Marilena Cerzoso e del presidente dell’Associazione culturale Meraki Giulio Rizzuto, a presentare il volume sarà il professore Maurizio Paoletti, docente di Archeologia classica presso l’Università della Calabria. Saranno presenti Anna Murmura, Presidente dell’Archeoclub di Vibo Valentia e Anna Rotella, archeologa e co-curatrice del volume.
L’altra importante iniziativa in programma sabato 22 aprile, alle ore 17.00, vedrà, invece, ospiti del Museo, Simone Perotti, ideatore e co-fondatore di Progetto MEDITERRANEA e la cosentina Francesca Piro, co-fondatrice e presidente dell’Associazione Progetto Mediterranea, la spedizione nautica, culturale, scientifica e sociale di relazione tra i popoli, che si propone di focalizzare l’attenzione sul Mediterraneo, racchiudendolo in un’area metaforicamente collegata e omogenea attraverso la simbologia del viaggio per mare che collega e unisce sponde diverse e paesi lontani. Insieme condurranno i partecipanti alla scoperta del Mediterraneo, centro del mondo, della civiltà, della lingua, della cultura, dell’arte, dei popoli, del pensiero. Nell’occasione il Comune di Cosenza, e il suo Museo civico, saranno destinatari della bandiera del Mediterraneo, nata da un’idea dello scrittore Simone Perotti dopo il lungo viaggio a vela che la spedizione “Progetto Mediterranea” ha svolto per tutto il Mediterraneo, il Mar Nero e l’Atlantico dal 2013 al 2019 alla riscoperta delle radici identitarie e che ha visto il coinvolgimento, nella sua realizzazione, di artisti, designer, ma anche di persone comuni e bambini che hanno inviato 1002 disegni di bandiere allegando un breve concept.