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Patrimonio boschivo Corigliano-Rossano: prosegue il percorso di restituzione alla città

A partire dal 1957, con una serie di delibere, sia l’ex Comune di Rossano che l’ex Comune di Corigliano Calabro consentirono ad una serie di enti (operanti prima dell’effettiva nascita della Regione, avvenuta nel 1970) l’occupazione, determinata dalla necessità di eseguire opere di rimboschimento, conservazione del suolo e sistemazione idraulico forestale di bacini, con conseguente sospensione del godimento dei fondi, per la durata di dieci anni.  Terminata l’opera di rimboschimento la Regione Calabria e per essa gli enti strumentali a supporto, malgrado i numerosi solleciti pressanti da parte degli amministratori che si sono succeduti negli anni, non si sono mai determinati a rilasciare i terreni boschivi.

Grazie al lavoro dell’amministrazione in carica, che ha interrotto anni di disinteresse e si è attivata fin dal 2019 arrivando fino al coinvolgimento dell’Autorità Giudiziaria, dallo scorso anno si è trovata la soluzione transattiva per far tornare il Comune di Corigliano-Rossano nella piena disponibilità di gran parte del nostro patrimonio boschivo. Beni di cui usufruirà l’intera comunità.

Nella mattinata di oggi, a seguito della visita in Comune dei funzionari della Regione e di Calabria Verde, accompagnati dal Settore Patrimonio del Comune, sono partite le operazioni di collaudo che precedono la storica consegna definitiva.

 

«Rientrare formalmente in possesso del nostro patrimonio boschivo è importantissimo perché funzionale all’approvazione del Piano di Valorizzazione (fermo in Regione da molti anni) – ha affermato il sindaco Flavio Stasi – con il quale si potranno generare economia e lavoro, ed alla attivazione di un servizio comunale per la gestione e la manutenzione dei boschi, anche alla luce del progressivo smantellamento del servizio forestale regionale.  Anche in questo il nostro Comune sta avendo il coraggio di cambiare visione ed approccio rispetto ad una risorsa straordinaria, da ogni punto di vista, come quella dei boschi».

«Questa mattina, nel ricevere i funzionari della Regione e di Calabria Verde che hanno avviato l’attività di collaudo, ho anche ricordato ai nostri interlocutori di aver recentemente chiesto di entrare in possesso, come Comune, del vecchio rifugio forestale del Rinacchio, abbandonato da anni – conclude il Primo Cittadino – So che molti non l’avranno mai visto, ma si tratta di un luogo splendido che intendiamo far diventare un punto di riferimento sia turistico che operativo. Questo credo faccia capire quale sia la nostra visione ed il lavoro a 360 gradi che stiamo realizzando per recuperare, valorizzare e promuovere ogni risorsa della nostra città».

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