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Federazione Riformista e AttivaRende: “Nessun autogol dell’opposizione in Consiglio comunale. Maggioranza sfugge al confronto”

“Con riferimento ai servizi apparsi sui mass media sui lavori del consiglio comunale di ieri, è opportuno e necessario porre in essere alcune precisazioni e considerazioni. Nessun ‘autogol’ né ‘sofferenza per afasia’ da parte della minoranza, anche perché, per come dovrebbe essere noto, vi sono esponenti della minoranza che in questi tre anni e mezzo di legislatura, hanno parlato più in consiglio comunale molto di più degli esponenti della minoranza messi insieme. Ciò che turba, sotto il profilo democratico e di conoscenza dei fatti da parte della pubblica opinione è che nessuno ha rilevato gli abusi (veri e propri abusi) del Presidente del Consiglio Morrone, che dopo avere frettolosamente chiuso la discussione sul punto all’ordine del giorno richiesto dalle minoranze, approfittando di un momento di riflessione sulla cronologia degli interventi, ha addirittura dichiarato concluso i lavori del consiglio comunale, senza procedere alle dichiarazioni di voto e all’operazione di voto sul punto in questione. Su questa ricostruzione dei lavori del consiglio ne rispondono a verità per come per altro risulta dalla registrazione chiediamo che gli organi di stampa procedano alle rettifiche così come la legge richiede. La maggioranza che sostiene Manna sfugge ad ogni confronto sulla situazione politica ed amministrativa gravissima in cui la città è precipitata a seguito delle note inchieste. Si fa finta di ignorare, infatti, che Sindaco e Vice – Sindaco sono impediti nell’esercizio delle loro funzioni, insieme a figure apicali e non dell’amministrazione. In questo contesto delicato e sconcertante nello stesso tempo Manna e la sua maggioranza dopo nove anni proprio in questo momento approvano in Giunta il PSC in assenza del Sindaco, per altro Assessore all’Urbanistica e si apprestano a portare per l’adozione il nuovo strumento urbanistico in consiglio comunale. Uno strumento urbanistico che trasforma le aree private a verde in aree residenziali, mentre riporta ad una destinazione a verde aree di proprietà pubblica oggi con funzione residenziale determinando per altro un grave danno economico al Comune stesso. Come il Duca di Nottingham che toglieva ai poveri per dare ai ricchi, si toglie valore alle aree di proprietà pubblica, mentre si aumenta quello di proprietà privata. Questa operazione straordinariamente discutibile che peraltro nulla prevede per l’attuazione dei PAU deve essere ad ogni costo impedita con l’augurio di registrare prese di posizione di associazioni ambientaliste, degli ordini professionali e di quanti hanno competenza per impedire questo vero e proprio attentato al tessuto urbano di Rende, ammirato in tutto il Paese”.

E’ quanto si legge in una nota di Federazione Riformista di Rende e AttivaRende.

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