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Azione Universitaria, “Reclutamento, si faccia luce su preoccupazione Rappresentanti Unical”

“Sono state approvate, nel corso dell’ultimo Consiglio d’Amministrazione dell’Università della Calabria, le proposte di assegnazione provenienti dalle Commissioni Giudicatrici per l’ammissione ai Corsi di Dottorato di Ricerca XXXVIII ciclo – A.A. 2022/2023. A valle della seduta, ha fatto molto scalpore la nota diramata dalla Lista Athena-RèF con cui venivano gettate delle ombre sulle risultanze della selezione per il corso in “Teoria e prassi del diritto. Quest’ultimo risultava cofinanziato dalla Green Home s.c.ar.l., società il cui CDA è presieduto dal Prof. Mario Maiolo (Professore Associato in forza al Dipartimento di Ingegneria Ambientale) e nel cui CTS siede, oltre che la Prorettrice al Centro
Residenziale, Prof.ssa Patrizia Piro, anche la Prof.ssa Maristella Amisano, Professoressa Associata del Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche). La preoccupazione degli Studenti parrebbe giustificata dal fatto che a risultare vincitrice della borsa è stata la Dott.ssa Maria Rita Maiolo, figlia del Presidente del CDA della società cofinanziatrice, selezionata anche grazie al giudizio di un membro del CTS della stessa”.

E’ quanto si legge in una nota di Azione Universitaria.

Sulla questione è intervenuto anche Mario Russo, Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari eletto tra le fila di Azione Universitaria, che ha già ricoperto la carica di Senatore Accademico Unical).

“Intendo, nel pieno esercizio del mio mandato, dare forza e voce a quelli che, a mio avviso, sono legittimi dubbi provenienti dai Rappresentanti degli Studenti – si legge nella nota diramata – e ritengo opportuno che il Magnifico Rettore e il Consiglio d’Amministrazione forniscano, quantomeno ai Rappresentanti, se non all’intera opinione pubblica, una dichiarazione che supporti la dubbia legittimità di questa deliberazione, al fine di non minare credibilità e onorabilità delle Istituzioni e del mondo dell’Università e della Ricerca”.

“Questo intervento non venga letto come inquisitorio o giustizialista, perchè chi scrive crede fortemente nel merito e nel fatto che non può essere un cognome “pesante” a precludere importanti possibilità a chiunque – continua – ma quello che preoccupa nel caso di specie è la singolare coincidenza tra cofinanziamento, composizione della commissione giudicatrice e vincitrice”.

“Si terrà alta l’attenzione anche su questi temi perchè diventi centrale la discussione su un turnover sano e sostenibile nel mondo accademico, per garantire la partecipazione dei giovani laureati al progresso sociale e tecnologico della nostra Nazione – si legge nelle conclusioni – tenendo dritta la barra su etica, legalità e merito, anche nel solco dei primi indirizzi del nuovo Governo”.

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