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I Sindacati: “L’esasperazione dei lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisacce deve essere da monito per tutta la classe dirigente”

“L’esasperazione dei lavoratori del Consorzio di bonifica di Trebisacce deve essere da monito per tutta la classe dirigente che negli anni ha cavalcato politiche distorte, clientelari, creando precariato su precariato, illudendo famiglie e lasciando macerie sociali. Da settimane, con senso di responsabilità e sobrietà, ci stiamo adoperando con la regione Calabria per risolvere situazioni che scelte sprovvedute e avventuriere hanno determinato in anni di sperpero e cattiva gestione. Nel mentre i lavoratori non si pagavano da mesi gli stipendi siamo stati costretti a fare denunce alle procure competenti per continue assunzioni dirette che non avevano alcuna copertura economica e finanziaria. Vanno pagate le mensilità ai lavoratori e messe in sicurezza le attività, ma va interrotta questa spirale vergognosa con una riforma immediata del settore per uscire da un vortice che rischia di diventare l’ennesimo buco nero della Calabria. A questo proposito chiediamo a tutte le forze politiche del Consiglio regionale una collegiale assunzione di responsabilità nell’interesse dei lavoratori, degli agricoltori e per l’economia calabrese.

Nel contempo chiediamo alla Regione Calabria di intraprendere ogni azione al fine di pagare le ulteriori mensilità arretrate dei lavoratori esasperati.

Ci aspettiamo, come lo è stato storicamente per situazioni di crisi  similari un ruolo più efficace dalla Prefettura di Cosenza. Riteniamo dover reiterare alla Giunta regionale la richiesta urgente di una unità di crisi per le emergenze che nelle prossime settimane dovremo affrontare in tutta la Calabria”. Lo affermano in una nota i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

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