“Al punto in cui siamo arrivati, è necessario che tutti abbassino i toni e provino a stemperare un clima sempre più incandescente e rabbioso. Si tratta adesso di favorire la costruzione di risposte immediate e soprattutto di lungo respiro.
Per la COPAGRI Provinciale di Cosenza, nessuno può chiamarsi fuori, nessuno può dirsi estraneo alla condizione in cui versa, ormai, da lungo tempo, il sistema consortile ed il Consorzio dei Bacini Ionici del Cosentino di Trebisacce, nella fattispecie.
Istituzioni regionali , Governance consortili e Organizzazioni dei Produttori Agricoli, tutte, senza dimenticare le OO.SS. dei lavoratori, hanno l’obbligo di buttarsi alle spalle anni e anni di scontro, all’insegna del “tutti contro tutti” accompagnati da una diffusa deresponsabiilizzazione.
I cambiamenti climatici, in particolare la siccità, saranno le costanti con le quali l’agricoltura dovrà fare pesantemente i conti; la risorsa idrica sarà l’oro blu del domani e la sua disponibilità, la variabile per far vivere o morire la nostra agricoltura.
Per questo, come COPAGRI Provinciale, riteniamo che sia necessario spazzare via, una volta per tutte, quell’alone, che nel tempo, si è creato intorno ai consorzi di bonifica spesso esposti, a torto o a ragione e, soprattutto, in base agli interessi in campo e fuori campo, al pubblico ludibrio.
La COPAGRI Provinciale di Cosenza, nel sostenere che nessuno può dirsi estraneo alla condizione in cui versa l’Ente Consortile più importante per l’agricoltura della sibaritide, vuole ribadire che la crisi finanziaria del consorzio ha molti responsabili, pubblici e privati, tutti – a vario titolo – portatori di interessi agricoli e non.
Come al solito, a pagare il prezzo più alto, sono gli anelli più deboli: Da una parte i lavoratori che accreditano numerose mensilità e non hanno mai potuto contare sul pagamento sistematico delle retribuzioni e dall’altra i produttori agricoli, in particolare quelli piccoli e quelli che non si sottraggono al pagamento del tributo e del servizio che rischiano di perdere tutto o in parte le produzioni della campagna agrumicola.
Di fronte ad una pericolosa situazione di stallo, riteniamo, come COPAGRI PROVINCIALE, che sia arrivato il momento del Coraggio e dell’Onore; sì, perché in una immaginaria classifica delle responsabilità, ve ne sono di alcune che, vuoi per suggestione collettiva, vuoi per motivi caratteriali, pesano un pò più delle altre, rendendo quasi impossibile ogni tentativo di mediazione.
Per questo riteniamo che il Presidente del Consorzio, prof. Blaiotta, possa anche valutare di fare, onorevolmente e autonomamente, un passo indietro per il bene dell’agricoltura e del territorio, del Consorzio e dei consorziati. Si tratterebbe di un atto di estrema responsabilità e finirebbe per sgombrare il campo anche da eventuali alibi per chiunque.
Dall’Assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ci aspettiamo, invece, che porti a compimento, nel più breve tempo possibile, quelle soluzioni strutturali necessarie per chiudere con il passato e consentire, così, alla nostra agricoltura di poter affrontare le grandi sfide con le quali dovrà fare inevitabilmente i conti.