“Non ci sono le condizioni politiche per garantire un’amministrazione stabile alla città. Le dinamiche litigiose all’interno della maggioranza che governa il Comune di Reggio Calabria non ci interessano, ma certificano quanto denunciato mesi fa da Fratelli d’Italia, in seguito alla sentenza Miramare, le cui sospensioni ad essa riferita, hanno stravolto letteralmente la geografia politica ed istituzionale dell’amministrazione comunale” – In una nota congiunta i circoli della città di Fratelli d’Italia chiedono inoltre chiarezza in merito alle gravi allusioni del consigliere Cardia specificando: “Ci interessa capire a cosa si riferisce il consigliere Mario Cardia, dimissionario (o sfiduciato poco importa) dalla presidenza Commissione Bilancio quando asserisce che gli siano state chieste le dimissioni giusto alla vigilia di un atto importante come il bilancio di previsione. E cosa sottintende il suo dubbio secondo cui i criteri di legalità e trasparenza da lui portati avanti non andrebbero bene. Ma la cosa ancora più preoccupante è la sua esternazione eufemisticamente sibillina con la quale lascia intendere che questo bilancio abbia qualcosa da nascondere”.
“Evitando di strumentalizzare le posizioni politiche di Cardia, il quale sostiene di fatto le denuncia di Fdi sulla perdita di milioni di investimenti dei fondi CIS dovuta ad una fase di recessione politica e amministrativa senza precedenti – continuano i presidenti dei Circoli cittadini – chiediamo da parte del Sindaco f.f. Paolo Brunetti una risposta immediata alle gravi insinuazioni avanzate dall’ex presidente della commissione Bilancio. Ma soprattutto occorre fare chiarezza sulle motivazioni della richiesta di dimissioni del vertice di un organo consiliare fondamentale in fase di approvazione del bilancio previsione dell’ente”.
“Infine non è da sottovalutare un’altra grave ed allarmante allusione di Cardia, secondo la quale la manovra di sfiduciarlo sarebbe stata orchestrata dal Sindaco sospeso Falcomatà. Fatto – se confermato – di inaudita gravità, perché vorrebbe dire che il primo cittadino, in barba alle disposizioni di legge relative alla sua sospensione, starebbe partecipando attivamente alla vita politica dell’ente. Un altro affronto alle istituzioni. Auspichiamo – conclude la nota – che il il f.f. Brunetti faccia piena luce anche su questa raccapricciante vicenda”.