L’agricoltura del futuro deve per prima saper rispondere alle sfide del mercato, ma anche della sostenibilità delle produzioni. I fondi del Pnrr (quasi 1,5 milioni di euro a fondo perduto) puntano alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.
L’avvio della misura “Parco agrisolare” permetterà alle imprese investimenti che perseguono l’obiettivo di creare e migliorare l’infrastruttura connessa allo sviluppo, all’adeguamento e all’ammodernamento dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’approvvigionamento e il risparmio energetico.
«Una bella occasione per trasformare le aziende del territorio, in un areale a grande vocazione agricola e agrituristica, e renderle sempre più performanti rispetto ai bisogni di sostenibilità che oggi sono la vera sfida del fare impresa nel rispetto dell’ambiente» afferma il consigliere delegato alla transizione ecologica, Rocco Barletta. In questa ottica l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Paolo Pappaterra, ha voluto rendere evidente questa opportunità per le aziende del territorio anche attraverso un’azione di promozione del bando seguita dal consigliere delegato alle attività produttive, Francesco Diurno.
«Poter investire migliorando le aziende e lavorando in ottica del rispetto dell’ambiente – ha aggiunto Diurno – è una opportunità che speriamo le nostre imprese non si lascino sfuggire per ampliare la capacità operativa sul territorio. Qualificarsi e diventare sempre più green è una scelta che accompagniamo per far diventare Mormanno un’isola produttiva agroalimentare nel pieno rispetto delle nuove sfide ecologiche».
La misura del Mipaaf selezionerà e finanzierà i progetti che prevedono l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture come la rimozione e smaltimento dell’amianto (o, se del caso, dell’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente; la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti; la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria).
«La Pandemia – ha concluso il sindaco Palo Pappaterra – ci ha insegnato che la nuova strategia per vivere bene e farlo nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda entrando in un sistema virtuoso che rispetti l’uomo, la terra, la salubrità dei luoghi, la vivibilità nel pieno rispetto di un sistema naturale che – come raccontano le recenti tragedie – è sempre più precario ed ha bisogno, in tutti i campi, di scelte consapevoli e sostenibili».