“Il Comune di Spezzano della Sila, non curante delle istanze pervenute da parte del Comitato per la Casa di Comunità Silana, che chiede la localizzazione e la realizzazione in località di Camigliatello Silano della “Casa di Comunità”, e dei rilievi contenuti nella memoria di intervento e accesso agli atti nella quale si evidenziava come l’eventuale realizzazione della casa di comunità nel centro urbano di Spezzano della Sila, oltre che illogica, immotivata, ingiusta e discriminatoria per l’intera popolazione dell’altopiano silano, contrasterebbe con gli obiettivi posti dal PNRR e con i decreti adottati dalla stessa Regione, e risulterebbe contraria ai principi di economicità, efficienza e imparzialità della pubblica amministrazione, ha deciso di andare avanti per la sua strada e, con delibera di Giunta del 23 maggio 2022, ha deciso di acquistare il terreno di un privato in Cozzo Prato, nei pressi del centro urbano di Spezzano Sila per realizzare la futura Casa di Comunità”. Così si legge in una nota del Comitato per la Casa di Comunità Silana.
“Contestualmente, pensa di tacitare il Comitato, e le 2.000 persone che vi hanno aderito fino ad oggi, con la generica promessa di “rafforzare i presidi sanitari della frazione Camigliatello Silano”.
Oltre il danno la beffa!
È una presa in giro che indigna e suscita rabbia, – prosegue la nota – di fronte alla quale il Comitato reagirà con ancora più forza e determinazione, segnalando nelle sedi opportune il rischio di sperpero di denaro pubblico e continuando a denunciare la cecità politica e morale della scelta che sta compiendo l’amministrazione di Spezzano della Sila: una scelta incomprensibile e discriminatoria che non aggiunge nulla ai cittadini di Spezzano e della Presila ed, invece, condanna una fascia di territorio e di popolazione ad essere privata del diritto alla salute ed a perdere una opportunità storicamente unica ed irripetibile per la Sila”.
“Il Comitato auspica che il Presidente della Regione, direttamente chiamato in causa nella delibera di giunta, non voglia rendersi complice di questo ennesimo “scippo” e “raggiro” ai danni della popolazione silana.
Ci sono scelte che possono determinare il futuro di un territorio, – conclude il Comitato – e quella della collocazione della Casa di Comunità, assicurando il diritto alla salute a chi vi risiede, lavora e lo sceglie come destinazione turistica, si appalesa come una scelta storica, una opportunità che non ricapiterà mai più e che la Sila, Parco Nazionale e simbolo stesso delle bellezze naturali della nostra Regione, non può e non deve perdere”.