“Il neo coordinatore cittadino della Lega, Davide Bruno, chiede interventi immediati ed urgenti su via Padre Giglio”. E’ quanto afferma il capogruppo del PSI, Raffaele Fuorivia, con riferimento alle dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa, nei giorni scorsi, dall’ex esponente di maggioranza delle due sindacature Occhiuto. “La Giunta Caruso – prosegue Fuorivia – in carica da appena 6 mesi, non ha, purtroppo, la bacchetta magica e non si può pretendere che risolva in un batter baleno tutte le criticità drammatiche che si riscontrano su via Padre Giglio come in ogni angolo del territorio cittadino. Seppur la situazione sia veramente al limite, in poco tempo l’Amministrazione Caruso ha fatto, comunque, quanto si riteneva quasi impossibile fare, recuperando finanziamenti che si davano persi, avviando la sistemazione dei documenti contabili, ponendo in essere la bitumazione delle strade lasciate in uno stato di estrema precarietà con buche che sembrano crateri, riorganizzando ed efficientando il servizio di pulizia e decoro urbano che, nel centro Storico cittadino, ha cominciato a dare ottimi frutti… e così via dicendo in ogni ambito e settore della vita pubblica. Tutto ciò con il Comune, non lo si dimentichi, che è in dissesto per cui ha un bilancio comunale completamente ingessato, con trasferimenti statali parzialmente bloccati a causa dei ritardi da parte della precedente amministrazione nei fondamentali adempimenti contabili e amministrativi. Per cui, se il coordinatore cittadino della Lega, vuole veramente sostenere Cosenza chieda al Governo della Regione Calabria, di cui è maggioranza, di supportare energicamente e con convinzione la città dei Bruzi. Se ciò avvenisse sarebbe scritta una bella pagina politico/amministrativa nella quale i bisogni della collettività sarebbero messi al primo posto rispetto a colori e strumentalità partitiche”.
“Detto ciò – conclude il capogruppo del PSI in consiglio Comunale – stia certo il coordinatore Bruno che anche via Padre Giglio è nell’agenda delle priorità del Sindaco Caruso e della sua amministrazione”.