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I pediatri calabresi fanno rete

Fanno rete i pediatri calabresi e provano a fare gruppo anche con i colleghi delle altre regioni sorelle “perché le criticità e l’esigenza di riorganizzare l’offerta dei servizi sanitari  per i bambini e migliorare l’appropriatezza organizzativa, sono   problematiche  comuni alle regioni meridionali. L’iniziativa è finalizzata a di  promuovere un confronto con le regioni del Sud  per sviluppare percorsi e  protocolli condivisi, su obiettivi specifici che rivestono un carattere trasversale e sono comuni alle Regioni meridionali”

Si chiude con questo impegno  il XXXV Convegno di pediatria promosso dalla SIP sez. Calabria, svoltosi, in una due giorni molto partecipata, a Reggio Calabria e che ha visto, tra gli altri la partecipazione del presidenti della Società Italiana di  Pediatria di Campania,    Giuseppe Parisi, della Puglia   Fabio Cardinale e Domenico Cipolla della Sicilia in collegamento da remoto.

Sedici relazioni scientifiche che hanno affrontato temi di stretta attualità medico-clinica, offrendo elementi di riflessioni sugli aspetti clinici e terapeutici di alcune patologie in età pediatrica, quali la neurofibromatosi, la mastocitosi, l’epilessia e i disordini neurocognitivi e aggiornando sulla evoluzione della genetica e delle opportunità offerte dal progresso  delle tecnologie applicate alla cura di patologie come il diabete e la diagnosi di malattie rare.

I lavori del convegno sono proseguiti con una sessione dedicata alla Neuropsichiatria Infantile. Ad introduzione delle relazioni medico-scientifiche è stata ribadita l’esigenza non più rinviabile di creare, anche in Calabria,  la rete di neuropsichiatria infantile, la cui mancanza genera un’importante  migrazione annuale che ha costi, non solo economici ma anche in termini di ricadute sociali per l’impatto che la migrazione ha sulle famiglie dei piccoli pazienti.

 

 

 

 

Quarantadue  relatori, tutti calabresi, “per inaugurare – spiega il Presidente della SIP Calabria, Domenico Minasi – un laboratorio, una sede di confronto e analisi della quale ritengo  i pediatri calabresi abbiano bisogno per fare gruppo. E’ un punto di partenza, sicuramente da migliorare, ma indispensabile per fare rete ed essere propositivi e di stimolo alla realizzazione di quella riorganizzazione, sintetizzata nelle Linee di Indirizzo per il miglioramento dell’appropriatezza organizzativa della Regione Calabria che abbiamo consegnato al Presidente della Regione sperando si possa intraprendere un’interlocuzione per il raggiungimento dell’obiettivo che, per quanto ci riguarda, resta l’assistenza pediatrica.”

Carenza di personale, tra le criticità del sistema salute in Calabria ma non solo: il presidente SIP Calabria no ci sta a imputare i mali della sanità calabrese alla sola carenza di personale e sottolinea l’esigenza di superare altri gap  “perché – dice – ci confrontiamo quotidianamente con un modello assistenziale obsoleto che risale alla fine degli anni ’70.  E’ necessario quindi riorganizzare i servizi e soprattutto attuare quell’integrazione ospedale territorio che nonostante i proclami ha difficoltà ad essere attuata”.

Il Laboratorio dei pediatri calabresi si chiude con la promessa di fare  rete e condividere soluzioni e percorsi  che siano proposte per il superamento degli attuali gap e la costruzione di una rete di servizi sanitari pediatrici, in grado di dare risposte esaurienti alla domanda di salute dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

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