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Carmela Pace e Rosaria Succurro si incontrano a Cosenza: Unicef e Provincia collaborano a tutela dei più piccoli con il progetto “Scuola Amica”

di Roberta Mazzuca – Tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, cultura dell’inclusione, attenzione ai diritti, prevenzione di ogni forma di maltrattamento, violenza, abuso o sfruttamento. Sono solo alcuni dei temi al centro dell’incontro svoltosi questa mattina presso il Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, dove la presidente Rosaria Succurro ha calorosamente accolto Carmela Pace, presidente di Unicef Italia, accompagnata dalla presidente del Comitato provinciale per l’Unicef di Cosenza Monica Perri e da una delegazione di volontari del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. “Un onore per me ospitarla oggi in questo meraviglioso Palazzo nel Centro Storico. Crediamo fortemente nel valore della cultura legata all’attenzione che parte proprio dai bambini e dagli adolescenti, soprattutto quelli che con grosse difficoltà riescono ad avere un percorso di crescita adeguato. Ecco perché l’Unicef svolge un ruolo importantissimo a livello territoriale e nazionale”, esordisce la presidente Succurro.

Da presidente a presidente, dunque, entrambe prime donne nel loro importante ruolo, un incontro intriso di grande rispetto e attenzione alla dimensione sociale e alla tutela dei più piccoli. Valori che stanno alla base di un’organizzazione come quella dell’Unicef, che da sempre si pone l’obiettivo di contribuire alla sopravvivenza, alla protezione e allo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino e bambina, con speciale cura per quelli più fragili e vulnerabili. “L’Unicef è stato creato per aiutare, cooperando con altri, a superare gli ostacoli che povertà, violenza, malattie, e discriminazioni impongono alla vita di un bambino” , si legge nel sito ufficiale. Un clima di solidarietà e rispetto che si respira anche nella Sala della Provincia adibita a questo incontro, arricchito dalla consegna degli attestati “Scuole Amiche dei Bambini e degli Adolescenti” ai quattro Istituti che hanno seguito il percorso formativo nel precedente anno scolastico 2020-2021, validato dalla Commissione provinciale Unicef e Miur (Ambito Territoriale): l’Istituto comprensivo Montalto Uffugo – Lattarico – Rota Greca – San Benedetto Ullano , l’Isituto Comprensivo Rende Quattromiglia, e l’Istituto Comprensivo “Isidoro Gentili” di Paola.

 

IL PROGETTO “SCUOLA AMICA”: QUANDO I “LUOGHI” DIVENTANO “AMICI” DEI BAMBINI

Il progetto “Scuola Amica”, insieme a “Città Amica” e “Biblioteca Amica”, intende coinvolgere dirigenti scolastici, alunni e docenti in un percorso che mira a dare piena attuazione al diritto dell’apprendimento dei bambini e dei ragazzi. Luoghi, intesi come insieme di persone e comunità, che diventano amici dei bambini, luoghi che “devono operare per far sì che tutti i bimbi abbiano garantiti i loro diritti”. Una scuola amica in cui valore cardine è l’inclusione e in cui tutti sono considerati e accettati allo stesso modo. Il progetto prevede la costituzione di apposite Commissioni Provinciali nelle quali sono rappresentati l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comitato Provinciale per l’UNICEF e la Consulta degli Studenti. Tali commissioni hanno il compito di accompagnare e sostenere le scuole nell’attuazione del loro percorso verso una “Scuola Amica” e di valutare, a fine anno scolastico, le attività e i risultati raggiunti. Un intero anno in cui alunni e docenti, dunque, hanno realizzato iniziative e materiali sul tema dei diritti, introducendo anche l’argomento della tutela ambientale. Sono stati elaborati scritti, disegni, poesie, racconti, filmati, e anche raccolte di fondi, “in un percorso in cui bambini e adolescenti aiutano altri bimbi e adolescenti meno fortunati”.
“L’attenzione a voi è notevole non solo da parte dell’Unicef, ma da parte di tutte le istituzioni” , afferma la presidente Succurro rivolgendosi ai piccoli premiati. “Siamo qui oggi affinché attraverso questi progetti e questi messaggi possiate anche voi coglierne il significato più profondo”.

“Le nostre scuole in questi giorni, in questo periodo, in questi tempi, sono tante bandiere colorate, perché in esse ci sono bambini cinesi, bambini che vengono dal Marocco, e da tante altre parti del mondo, e tutti devono essere inseriti in un contesto scolastico adeguato” – afferma la presidente Unicef. “In molte parti del mondo” – prosegue Carmela Pace – “questi diritti sembrano attuati, ma non lo sono. Qui a Cosenza ho trovato una bella realtà, un Comitato che lavora abbastanza bene, delle scuole che partecipano attivamente”.
“Oggi più che una premiazione, diamo a voi bambini una certificazione”, precisa poi la presidente, “perché la scuola riceve un attestato mediante il quale può affiggere il logo della carta intestata della scuola che, così, assume il valore di “Scuola Amica”.

Presente anche la Sezione di Cosenza dell’ANCRI (Associazione Nazionale Insigniti al Merito Repubblica Italiana), rappresentati dal Cavaliere Pasquale Giardino e dal presidente Angelo Cosentino: “Siamo il primo ordine della Repubblica Italiana, rappresentiamo in ambito nazionale 90 sezioni, e abbiamo 38 rappresentanze estere in tutte le maggiori nazioni del mondo. Abbiamo professionisti in tutti i campi e da sempre collaboriamo anche con l’Unicef, ad esempio con il progetto “Valori e simboli della Nazione”.

LA FIRMA DELLA CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO: UN IMPEGNO TRA LE ISTITUZIONI

Un momento importante e di alto valore simbolico quello della firma di una copia della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, la Legge n.176 del 27 maggio 1991 a firma dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga: “L’ho firmata con il Presidente del Consiglio Draghi, con altri ministri, e adesso ho il piacere di firmarla con il presidente della Provincia di Cosenza, come segno di collaborazione in difesa dei diritti dei bambini”, afferma Carmela Pace. Un gesto che sancisce un impegno in nome della cultura dei diritti, e che si proietta in un percorso di crescita e sviluppo non soltanto per i più piccoli, ma per le istituzioni stesse, che sempre di più sono tenute a tutelare quei diritti oggi ampiamente e indegnamente calpestati.

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