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FIT CISL Cosenza: completamento A2 e “vertenza Calabria”, appello a Presidente Occhiuto

In una nota della segreteria provinciale della FIT CISL di Cosenza, il segretario generale Antonio Domanico lancia un appello al presidente della Regione Roberto Occhiuto affinché nel dossier relativo alla “vertenza Calabria” venga inserito anche il completamento  di quelle porzioni significative dell’A2 rimaste escluse dall’originario progetto di ammodernamento ed adeguamento alle norme CNR.

La porta principale di ingresso nella nostra Regione non può rimanere tale.

Rilanciamo la proposta di petizione avanzata dal gruppo Consiliare 2026 che ricorda come nell’assoluto silenzio delle istituzioni locali, nel 2016 fu decretata la conclusione dei lavori di adeguamento alle norme CNR dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria con esclusione di ben 58 km della stessa, per i quali sono stati previsti, e sono in corso, solo interventi di manutenzione straordinaria.

Ricorda il segretario della FIT CISL CHE IL D.M. n. 6792 del 5/11/2001 che disciplina la progettazione delle strade è norma cogente, quindi deve essere completamente osservata sia per il progetto di nuovi tratti di strada, sia per l’adeguamento di strade esistenti.

Tale disciplina è stata successivamente modificato dal DM n. 67/s del 22/04/2004 che relega il D.M. 5/11/2001 solo al progetto delle strade di nuova costruzione laddove risulti di difficile applicazione ma il D.M. 5/11/2001 deve comunque essere assunto come riferimento per i progetti di adeguamento dell’esistente, in attesa di una futura norme.

Il tratto cosentino tra gli svincoli di Cosenza Sud e Altilia le cui caratteristiche sono note a tutti è interessato da lavori di manutenzione straordinaria che ne limitano quotidianamente la percorribilità; un tratto in cui i volumi di traffico, come viene ricordato nell’iniziativa del gruppo civico Rogliano 2026, sono tra più alti che si registrano nel tratto Calabrese dell’A2.

A tal proposito occorre rivedere il concetto di vita utile dell’infrastruttura viaria, intesa come l’arco temporale nel quale l’infrastruttura riesce a sopportare il carico di traffico con un accettabile livello di servizio. Generalmente per la vita utile delle infrastrutture viarie si accetta il tempo di trenta anni da molto superati dai tratti Cosentini e Vibonesi.

Per il segretario della FIT Cisl gli attuali lavori di manutenzione certamente utili ma non finalizzati a migliorare le sezioni stradali andrebbero riveduti in una politica strutturale economico e sociale su tali aree; devono essere ripensati ed inclusi in quegli “altri step legislativi” che il Presidente Occhiuto ritiene possano rappresentare un’opportunità per pretendere ascolto e risorse e  garantire su  tutto l’itinerario dell’A2 omogenei  standard funzionali e di sicurezza.

Occorre correggere nei tratti citati quegli elementi geometrici (sezione stradale, raggi di curvatura minimi) in modo da avere un tracciato facile da percorrere, sempre presente e senza insidie, e fondamentalmente nella condizione di conferire all’utente la percezione immediata e continuativa di quello che deve avvenire.

In sintesi quando l’utente inizia a percorrere una strada   deve percepirne immediatamente le sue caratteristiche, le deve memorizzare e farle proprie in modo da uniformare il proprio comportamento sull’intero tracciato e non solo su parte di esso.

Il segretario della Fit Cisl conclude ringraziando i cantonieri e gli operatori specializzati dell’Anas che presidiano 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno, quei pericolosi tratti privi di corsia di emergenza e costantemente parzializzati dalle aree di cantiere destreggiandosi, con spirito di abnegazione tra code e rallentamenti al fine di prevenire quelle situazioni di pericolo che generano rischi e blocco della circolazione auspicando che all’interno dell’allegato Infrastrutture del Def venga inserito anche l’adeguamento  dei chilometri mancati dell’A2.

A tal proposito inviteremo, nelle prossime ore, i vertici della Struttura Territoriale Anas Calabrese in un tavolo di confronto per richiedere  maggiori risorse umane ed un piano operativo straordinario da destinare al presidio dei tratti  interessati dai lavori in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva con maggiori volumi di traffico.

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