“Ogni giorno in Italia c’è un Vigile del Fuoco che subisce infortuni, anche gravi. Purtroppo spesso si viene a conoscenza che qualche Vigile del Fuoco è deceduto durante le operazioni di soccorso. Il lavoro del Vigile del Fuoco è infatti costellato di insidie e pericoli: i pompieri vanno laddove gli altri sono costretti a fuggire via. Ecco perché la SICUREZZA deve essere sempre alta e comunque, per quanto si possa investire sul tema, tale investimento potrebbe non essere mai sufficiente. I Vigili del Fuoco dovrebbero vivere un ambiente, o meglio, un clima sereno in ambito lavorativo. Operano in situazioni difficili, in scenari che spesso non si possono riassumere a parole, immagazzinando nella loro intimità e nella loro mente, scene drammatiche, scene di atroci sofferenze”. A dichiararlo in una nota il Coordinamento Provinciale USB Vigili del Fuoco di Cosenza.
“Riteniamo – prosegue la nota – che “in tempo di pace” ogni Vigile del Fuoco debba poter vivere serenamente il suo posto di lavoro, dovrebbe “essere coccolato”, facciamo nostre le parole del Capo dipartimento, prefetto Laura Lega, pronunciate nell’agosto 2021 in occasione dell’incontro tenuto con i rappresentanti dei lavoratori presso il centro polifunzionale di Lamezia terme. Purtroppo a Cosenza tutto ciò è utopia. I Vigili del Fuoco sono tartassati quotidianamente ed ingiustamente da un soggetto che non osiamo
definire “dirigente” perché ha dimostrato ampiamente di non essere in grado di esserlo.
In questa situazione è evidente che il “fattore rischio” è DECUPLICATO e le Organizzazioni
Sindacali da tempo hanno lanciato il segnale di SOS, ma pare non ci sia nessuno ad ascoltare. Con i nostri ripetuti messaggi stiamo lanciando una richiesta di aiuto, ma pare che nessuno sia disposto a soccorrere i Vigili del Fuoco abbandonati al “potere” di un manager di basso profilo. Gode forse di protezioni speciali: chi lo protegge???”.