Certe serate non si misurano con il numero dei presenti, ma con la profondità dei silenzi, delle lacrime trattenute, degli sguardi che si incrociano riconoscendosi fragili e, proprio per questo, amati. L’incontro “Fede, guarigione e servizio”, vissuto domenica scorsa a Catanzaro presso il Pala Gallo, è stato uno di questi momenti: un tempo di grazia, di ascolto e di gioia che ha toccato il cuore di tutti.
Fin dalle prime battute si è percepito che non si trattava di un semplice convegno, ma di un’esperienza spirituale. L’accoglienza attenta, il clima di rispetto e la presenza numerosa di persone, molte delle quali segnate dalla sofferenza hanno reso evidente il senso più autentico dell’iniziativa: creare uno spazio in cui ciascuno potesse sentirsi a casa, custodito e ascoltato.
L’incontro si è aperto con parole colme di gratitudine e delicatezza affidate ad Angela Vatrano, Presidente della Sottosezione Unitalsi di Catanzaro, affiancata da Don Eduardo Palma, Assistente ecclesiastico. Un ringraziamento sincero, rivolto a tutti coloro che, con generosità discreta, dedizione silenziosa e spirito di servizio, hanno reso possibile questa serata. Da lì ha preso forma il senso più autentico dell’iniziativa: un cammino nato dal desiderio semplice e profondo di condividere la gioia e la forza di un messaggio di amore e speranza, quello che Antonietta Raco, 72esima miracolata a Lourdes, incarna con la sua vita e la sua testimonianza, e che la comunità catanzarese ha avuto l’onore di accogliere e custodire insieme.
La musica del Coro Polifonico San Vitaliano, con l’esecuzione dell’Inno del Giubileo, ha introdotto i presenti in un clima di raccoglimento e preghiera, accompagnando l’intera serata come un filo invisibile capace di unire parole, emozioni e silenzi. Inoltre, gli ospiti del Centro di Solidarietà Calabrese e i ragazzi disabili dell’Unitalsi, guidati dalla danzatrice Ilaria Badolato, hanno eseguito una coreografia toccante che ha commosso tutti i presenti.
Ad inaugurare ufficialmente la serata sono stati i saluti istituzionali dell’Assessore al Patrimonio, sport e impiantistica sportiva dott. Antonio Battaglia, in rappresentanza del Comune di Catanzaro, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando il valore umano e sociale di momenti capaci di unire fede, attenzione ai più fragili e impegno comunitari.
A seguire, l’intervento di Don Giovanni Battista Tillieci, Assistente Ecclesiastico della Sezione Calabrese Unitalsi, ha invitato i presenti a leggere la serata come un dono di Dio, un’occasione per riscoprire la forza della fede vissuta nel servizio e nella prossimità, ricordando come l’esperienza di Lourdes continui a generare frutti di speranza anche lontano dal santuario.
È quindi intervenuto il Dott. Giuseppe Schettino, medico anestesista e Presidente della Sottosezione Unitalsi di Tursi-Lagonegro, che ha offerto una riflessione intensa sul legame tra cura, sofferenza e fede, testimoniando come l’impegno Unitalsi rappresenti un cammino concreto di attenzione alla persona, nella sua totalità fisica e spirituale.
Il momento più intenso è arrivato con la testimonianza di Antonietta Raco, 72ª miracolata di Lourdes. Con voce pacata e parole semplici, Antonietta ha raccontato il suo cammino di sofferenza e guarigione, senza mai porsi al centro, ma indicando costantemente l’Amore di Dio e della Madonna di Lourdes come unica sorgente di ogni trasformazione. Il suo racconto ha toccato profondamente i presenti, perché autentico, vero, capace di parlare al cuore di ciascuno. Non un miracolo da esibire, ma una vita restituita e donata agli altri.
Accanto alla testimonianza personale, ha trovato spazio il respiro più ampio del carisma Unitalsi, ricordato con passione dal Dott. Vincenzo Trapani Lombardo, Presidente della Sezione Calabrese. Un carisma fatto di accompagnamento, prossimità e servizio quotidiano, che da oltre centovent’anni cammina accanto ai più fragili, non solo a Lourdes ma in ogni luogo della vita.
La serata è proseguita tra musica, immagini e gesti condivisi, fino alla riflessione conclusiva di S.E. Rev.ma Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace. Le sue parole hanno invitato a custodire la gioia, perché la testimonianza di Antonietta ha ricordato a tutti, ancora una volta, che Gesù è venuto a dirci che ciascuno è prezioso agli occhi di Dio, sempre e comunque, anche nel tempo della fragilità.
Il momento finale di preghiera, il Magnificat, recitata ai piedi della grotta di Massabielle in video collegamento da Lourdes, i canti conclusivi e la benedizione finale impartita dall’Arcivescovo hanno suggellato un’esperienza di autentica comunione ecclesiale, in cui ciascuno ha potuto riconoscersi parte di un cammino condiviso.
“Fede, guarigione e servizio” non è stato soltanto il titolo di un incontro, ma il volto concreto di una Chiesa che si fa prossima, che cammina accanto alla persona malata attraverso il servizio silenzioso e fedele dell’Unitalsi. È proprio lungo questo cammino di accompagnamento, fatto di cura, ascolto e condivisione, che si è aperto lo spazio all’azione di Dio, fino a giungere al dono straordinario del miracolo. Una serata segnata da un profondo legame con Lourdes, sorgente di grazia e di speranza, che continua a invitare tutti a mettersi in cammino, con gioia, fiducia e amore, là dove la fragilità diventa luogo di incontro con Maria e Gesù.
