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Aumenti tariffe trasporto locale, Barberio: “Occhiuto prende in giro i calabresi”

«Altro che efficienza, altro che riforme. L’aumento delle tariffe del Trasporto Pubblico Locale è solo l’ultima presa in giro da parte di Roberto Occhiuto ai danni dei calabresi. Una misura inaccettabile, calata dall’alto, che colpisce proprio chi ha meno: pendolari, studenti, lavoratori e famiglie già strozzate dal caro vita».
Lo dichiara il consigliere comunale di Catanzaro Antonio Barberio, che attacca duramente la decisione della Regione Calabria, assunta in piena estate e nel silenzio più totale, «con il presidente della Giunta ormai dimissionario e nessuna volontà di confronto con i territori».
«È vergognoso – continua Barberio – che chi governa la Regione, invece di affrontare le disfunzioni croniche del trasporto pubblico calabrese, si limiti ad aumentare i costi dei biglietti. Un servizio spesso indegno, fatto di ritardi, corse saltate e mezzi vecchi, adesso viene pure fatto pagare di più. Ma davvero Occhiuto pensa che i calabresi siano così ingenui da non capire cosa c’è dietro? Manca il coraggio di cambiare davvero le cose, e allora si batte cassa sulle spalle dei cittadini».
Barberio sottolinea come diversi sindaci calabresi – tra cui il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e quello di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – abbiano già chiesto con forza la sospensione immediata degli aumenti e la convocazione urgente di un tavolo con Comuni, utenti e categorie sociali. «Una richiesta di buon senso – dice – che finora è rimasta senza risposta. Perché? Perché da Catanzaro a Reggio, passando per tutte le province, i sindaci sanno benissimo che così si colpisce il diritto alla mobilità. Ma alla Regione evidentemente interessa solo fare cassa».

«Non accetteremo in silenzio questa ennesima umiliazione – conclude il consigliere –. La Regione ritiri subito questa misura sbagliata e antisociale. E se davvero vuole parlare di riforme, inizi col garantire servizi dignitosi e accessibili a tutti, invece di mascherare l’ennesima stangata da adeguamento tecnico. I calabresi meritano rispetto, non fumo negli occhi».

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