“Il declassamento dell’ufficio Dogane e Monopoli di Catanzaro è solo l’ultimo torto, in ordine di tempo, che il Governo centrale ha attuato nei confronti della città Capoluogo di Regione. In particolare, in questo caso è il Ministero dell’Economie e Finanze a rendersi protagonista di un “accanimento” nei confronti di Catanzaro. Facendo un breve excursus storico, le sedi delle Dogane e dei Monopoli in tutta Italia si trovano ubicate nei Capoluoghi di Regione, tranne che in Calabria. Questo è dovuto all’atteggiamento irrispettoso della peggiore politica che immotivatamente ogni volta che c’è da ubicare un ufficio a valenza regionale interferisce nelle stanze dei bottoni penalizzando non solo Catanzaro ma tutti i calabresi. A Catanzaro, infatti, insistono: la Commissione Tributaria Regionale; la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate; la Direzione Regionale Agenzia Demanio; il Comando Regionale della Guardia di Finanzia; il Comando Regionale dei Carabinieri; la Corte dei Conti, il TAR. In pratica tutti gli organismi istituzionali con cui la Direzione Regionale delle Dogane e dei Monopoli deve necessariamente interfacciarsi sono insediati, ovviamente, nel Capoluogo di Regione. La direzione delle Dogane, invece, sotto la guida del Direttore dell’epoca nonché attuale assessore regionale con il presidente Occhiuto all’Economia e Finanze, Marcello Minenna, è stata ubicata “ufficialmente” a Gioia Tauro ma di fatto in riva allo stretto. Nonostante a suo tempo il TAR aveva dato ragione al Comune di Catanzaro, ha vinto la tesi del campanile contro il Capoluogo di Regione. Tra l’altro nel 2018 Catanzaro era stata investita del ruolo di sede interregionale Calabria e Basilicata ma l’interferenza della politica ha, non solo penalizzato la città Capoluogo, ma anche l’intera regione Calabria ed anche i cittadini lucani, infatti, la Basilicata è stata poi accorpata alla Puglia. Un danno, quindi, del quale dobbiamo ringraziare la peggiore politica”.
E’ quanto si legge in una nota del consigliere comunale Vincenzo Capellupo.