Dieci milioni di euro del Pnrr saranno presto investiti per la transizione digitale ed ecologica del Mercato agroalimentare calabrese. Il Comalca ha presentato, domenica mattina nel corso dell’evento fieristico dedicato all’agricoltura ExpoFata, il progetto che ha ottenuto l’ingente finanziamento europeo e con cui l’unico mercato generale calabrese rilancia la propria attività per il prossimo futuro.
Ad illustrare i dettagli dell’investimento sono stati il presidente di Comalca, Daniele Ciranni, e il project manager Antonio De Marco e il Rup, Mario Bitonti. Assieme tre dei quattro dei progettisti che hanno curato gli aspetti urbanistici, tecnologici ed energetici del piano: l’architetto Eros Corapi e gli ingegneri Pietro Scalamandrè e Lorenzo Giustiniani. La conferenza stampa ha visto anche gli interventi di saluto di Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Ente socio di maggioranza assoluta di Comalca, e Giuliana Furrer, assessora alle Attività economiche del Comune di Catanzaro.
Il progetto
Il piano si è posto gli obiettivi della riqualificazione del sistema logistico del Mercato, con l’intento di migliorare i servizi e abbattere l’inquinamento atmosferico derivante dall’attuale organizzazione del mercato, nel rispetto degli obblighi del c.d. “principio DSNH” del PNRR (nessun danno all’ambiente), e di operare nell’ambito delle priorità individuate dall’Avviso ministeriale della priorità della transizione ecologica e digitale e della valorizzazione delle filiere locali di produzione agroalimentare a km zero, che dovevano coprire obbligatoriamente il 70% delle risorse assegnate.
A fronte delle attuali criticità individuate, gli interventi di logistica sul mercato agroalimentare del Comalca sono stati finalizzati ad eliminare quegli elementi che determinano l’attuale condizione di eccesso di emissioni di gas nocivi, attraverso la revisione della viabilità e del piano orari, nonché dei sistemi di carico/scarico merci, l’implementazione dei sistemi di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico), l’introduzione di sistemi di trasporto elettrico nella gestione del mercato.
In particolare, il progetto prevede la realizzazione di una nuova viabilità esterna e interna al mercato finalizzata ad abbattere le emissioni CO2 e garantire l’accesso sostenibile dei mezzi di trasporto; la risistemazione e il potenziamento dei parcheggi per addetti e visitatori con l’intento di diminuire l’impatto veicolare diretto sul mercato e abbattere le emissioni di gas nocivi; la revisione del modello di scarico delle merci da parte dei mezzi pesanti di trasporto ai box e copertura di tettoie necessarie per garantire la protezione della merce sulle quali verranno installate pannelli fotovoltaici;
la realizzazione di un’area parcheggio secondo l’approccio di City Logistics “Nearby Delivery Area” (NDA) o “Pick-up Point”, con spazi attrezzati per il transhipment dei mezzi pesanti e inquinanti e organizzazione di un servizio di consegna “last-mile” con mezzi elettrici leggeri e non inquinanti che sarà legato al progetto “City Logistics” del Comune di Catanzaro; la complessiva riperimetrazione dell’area mercatale per il rafforzamento della sicurezza delle aree; la realizzazione di aree per riciclaggio imballati e smaltimento rifiuti e adozione di sistemi di riutilizzo delle casse pieghevoli, per riduzione di tassa rifiuti e miglioramento della logistica; l’ottimizzazione del sistema di depurazione acque; la realizzazione di una piattaforma digitale di gestione di tutti i servizi del mercato; la realizzazione all’interno del Mercato di uno spazio di show-cooking con valorizzazione dei prodotti locali e delle eccedenze, con workshop, degustazioni e percorsi formativi rivolti ad operatori del settore food ed agli studenti della scuole alberghiere per attività di educazione alimentare.
Nascerà, poi, marchio di qualità “Comalca Cuore Verde” per la certificazione di qualità e provenienza territoriale dei prodotti locali distribuiti nel mercato.
Il progetto prevede, inoltre, interventi finalizzati al contenimento degli sprechi da eccedenze, attraverso la realizzazione di celle di stoccaggio e di essiccazione per lunga vita ai prodotti residui, e con processi di economia circolare con l’ecosistema locale del territorio; il riutilizzo residui per trasformazione prodotti attraverso accordi con aziende di trasformazione non-profit; attivazione di progetti di riutilizzo delle eccedenze alimentari con gli enti non-profit e del Terzo settore per interventi di solidarietà sociale.
Il piano è attualmente in fase di definizione del progetto esecutivo. A breve saranno pubblicati i bandi per l’affidamento dei lavori, il Comune di Catanzaro sarà Stazione unica appaltante. Il completamento dovrà avvenire entro giugno 2026.
I commenti
«L’ideazione del progetto parte da lontano il progetto non è solo importante per Comalca, è un progetto importante per la città, per l’intero territorio provinciale e per tutta la regione Calabria. Comalca è punto di riferimento come luogo di aggregazione dell’offerta ortofrutticola: questo è un progetto che nasce da un sogno “green” che vede un mercato totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico, un mercato che attraverso un processo cogenerativo e un sistema di relazioni e di contaminazioni positive possa diventare un polo logistico agroalimentare e il “luogo del cibo” dell’intero territorio», ha spiegato Ciranni.
«Questo progetto è centrale nel disegno di sviluppo dell’area centrale della Calabria, dell’istmo di Catanzaro-Lamezia Terme. Mette al centro la filiera agroalimentare locale, uno dei marcatori del territorio, e il commercio all’ingrosso dei prodotti agroalimentari in un processo di organizzazione logistica che servirà a rendere più attrattivo il mercato nell’intero Mezzogiorno. Il tutto con un importante investimento in sostenibilità ambientale che proietta Comalca nel futuro», ha aggiunto Falbo.
«Per il Comune di Catanzaro – ha concluso Furrer – la presenza di Comalca nel proprio territorio è un asset di particolare rilievo. È l’unico mercato agroalimentare della Calabria, è in posizione strategica rispetto al territorio regionale e, con questo importante progetto, si candida a diventare un polo logistico di importanza nazionale oltre che un aggregatore di servizi per il territorio capace di generare ricadute positive in termini di formazione e sviluppo economico».