È iniziata con la proiezione del video riassuntivo di tutta l’edizione 2023, realizzato da Roberta Monteverde, la conferenza stampa conclusiva del XX Festival d’autunno. Sullo schermo i ventiquattro eventi andati in scena dal 17 agosto al 15 settembre.
Dal rock di Loredana Bertè alla musica tradizionale delle produzioni Eastbound e TarantaCeltica, passando per la lirica di Maraviglia e dell’Amore negato, la danza della compagnia Ocram e del Balletto del sud, il teatro di Francesco Colella e del Teatro del Carro, la classica del Trio Fonè, il grande Jazz di Gonzalo Rubalcaba e Paolo Di Sabatino, la musica evergreen di Patty Pravo, quella cantautorale di Carmen Consoli e Gianmarco Carroccia con il suo omaggio a Battisti, la comicità di Maurizio Battista, il physical Theatre dei Machine de cirque, l’ironia di Elio e le Storie tese e poi ancora tutti i partecipanti e la vincitrice Januaria Carito del contest Next Music Generation, il Salime quintet, il pianista emozionale Remo Anzovino, la Ottopiù Street band per la mostra fotografica con scatti dello Studio fotografico Monteverde – esposti anche in conferenza al San Giovanni – dei venti anni del Festival, realizzata con la collaborazione dell’Accademia di Belle arti cittadina e degli esercizi commerciali di corso Mazzini, tutti condensati in dieci minuti capaci di restituire le tante emozioni vissute.
«È stata un’edizione lunga, faticosa, ma ci siamo divertiti – ha esordito il direttore artistico Antonietta Santacroce -. Abbiamo fatto rete con tante istituzioni, la Regione Calabria, il Ministero, i Comuni di Catanzaro, Soverato , Santa Caterina, Montauro, Tropea, la Camera di Commercio, la Fondazione Carical, e i tanti sponsor privati che ci hanno sostenuto per ventiquattro spettacoli che hanno spaziato tra vari generi, affrontando anche temi che hanno un’elevata importanza sociale come quelli del femminicidio e del trasformismo. Sono particolarmente felice di aver coinvolto tantissimo i giovani, quest’anno, anche grazie ad alcuni eventi dedicati a loro come Le verità di Medea , Machine de cirque ed Elio e le Storie tese. E tanti sono stati anche i giovani promossi come artisti, coinvolti nelle oltre dieci produzioni messe in campo dal festival, molte delle quali hanno avuto come protagonisti musicisti, cantanti e attori calabresi. Abbiamo puntato alla promozione del territorio attraverso le location più belle dei Comuni già citati, ma anche degli artisti più talentuosi».
«C’è da dire inoltre – ha aggiunto – che la presenza del vice presidente della Regione Calabria, Giusy Princi, alla conferenza di apertura è stata di buon auspicio, visto che abbiamo registrato quasi sempre sold out, il pubblico ha partecipato numerosissimo anche da fuori regione ed è andato via portandosi dietro un ricordo che non fosse solo del mare, ma anche della nostra cultura – con la musica tradizionale -, la nostra storia, con le suggestive location che hanno ospitato il Festival».
«Non ha portato bene la mia presenza, ma la professionalità del direttore Santacroce che ha portato flussi di gente, e questo significa muovere l’economia e portare frutti anche al territorio» è stata la risposta del vice presidente Giusy Princi, presente alla conferenza al complesso museale San Giovanni.
«Il Festival d’autunno è un’eccellenza e questa è stata un’edizione caratterizzata dalla grande qualità, come ogni anno del resto – ha aggiunto -, con artisti nazionali e internazionali e il livello di cui abbiamo bisogno. Il merito più importante di questa iniziativa è stato l’aver saputo coinvolgere tantissimi enti, riuscendo a fare squadra: in Calabria c’è sempre stata una sorta di autoreferenzialità che non ha mai portato nulla di bene. La dottoressa Santacroce ha raccolto la sfida, ha osato e ha vinto, destagionalizzando il turismo. Una sfida da cui noi prenderemo spunto per programmare eventi che coprano tutto l’anno solare».