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I garanti regionali Muglia e Marziale scrivono al ministro Nordio: “Potenziare organico nel carcere minorile di Catanzaro”

“In conseguenza dei lavori di ampliamento di 20 posti, in aggiunta ai 16 della sezione preesistente, l’Istituto penale minorile di Catanzaro registra una serie di problematiche, alcune delle quali già poste all’attenzione del capo dipartimento della Giustizia minorile ed in parte risolte”: è quanto i garanti regionali delle persone detenute, Luca Muglia, e per l’Infanzia e l’adolescenza, Antonio Marziale, hanno scritto al ministro per la Giustizia Guido Nordio, e ad altre autorità istituzionali di competenza.

“Nello specifico – evidenziano i due garanti – è stata colmata la grave carenza di organico di Polizia Penitenziaria nell’unico Ipm calabrese, anche se rimane da affrontare la parimenti importante mancanza di organico dei funzionari del comparto centrale, ossia di professionalità pedagogica, che allo stato sono soltanto 2 a fronte degli 8 previsti in pianta organica. Vi è altresì carenza di contabili ed assistenti amministrativi, nonché l’assenza di mediatori linguistico-culturali. L’organico del comparto con funzioni centrali, in altri termini,risulta quasi dimezzato con 10 unità presenti rispetto alle 19 previste”.

“Le difficoltà – continuano Muglia e Marziale – non risparmiano nemmeno il Tribunale per i minorenni di Catanzaro, da tempo carente di organico, che sostiene da solo il peso numerico dei procedimenti riguardanti l’esecuzione penale e il settore penitenziario minorile mediante la Sezione di sorveglianza. Da quanto appreso, il Tribunale per i minorenni, costituito dal presidente e 4 giudici, a partire dal marzo 2022 presenta una scopertura dell’organico dei magistrati pari al 25% in ragione della vacanza di un posto di giudice. In realtà l’organico del personale di magistratura era già gravemente sottodimensionato tant’è che, non a caso, il Consiglio Superiore della Magistratura ne aveva proposto l’aumento, fino ad oggi mai avvenuto. Ed anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni non è esente da carenze di organico”.

“L’entrata in vigore della riforma del processo civile – concludono Muglia e Marziale – che ha aumentato le competenze degli uffici minorili, insieme alle modifiche normative in materia penale minorile (decreto Caivano) che hanno esteso l’ambito di intervento del Tribunale per i Minorenni, e all’aumento esponenziale dell’emergenza sbarchi con il conseguente incremento del numero dei procedimenti minorili in materia civile e penale, costituiscono fattori di oggettivo aggravamento della situazione, che richiede un celere potenziamento di organico sia all’Ipm che alla Procura ed al Tribunale per i minorenni”.

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