“Seppur lodevole e per certi versi necessaria, la manifestazione indetta dal Forum del Terzo Settore a sostegno di Fondazione Betania rischia di rivolgersi all’interlocutore sbagliato. Il sit-in indetto sotto Palazzo De Nobili, infatti, sembra voler indicare nel Comune il principale responsabile di una situazione debitoria gravissima. Le stime ufficiose che circolano sul debito dell’istituto sono tutt’altro che concordi: c’è chi parla di circa 3 mln di euro, chi addirittura di più di 40mln. In attesa di avere informazioni certe, rimane un’unica verità oggettiva: i 300mila euro che il Comune di Catanzaro deve dare alla Fondazione per prestazioni fatturate pochi mesi fa – e i cui pagamenti sono già programmati – non avrebbero alcun effetto significativo sui conti aziendali. Inoltre, l’amministrazione Fiorita ha significativamente ridotto i tempi di pagamento rispetto alla precedente amministrazione che si aggiravano attorno ai 15 mesi.
Al contrario, il nodo delle risorse per il Terzo Settore è tutto in capo alla Regione Calabria: il credito milionario che Fondazione vanta nei confronti dell’Ente regionale rappresentano una parte significativa (non l’unica, sia chiaro) delle cause che hanno portato al fallimento della Fondazione stessa. A questo si deve aggiungere il taglio dei fondi all’Ambito Sociale di Catanzaro operato dalla Regione (più di 2 mln di euro) per il quale è necessario un intervento correttivo immediato da parte della stessa Regione altrimenti gli operatori, le famiglie, gli assistiti dell’ambito catanzarese saranno travolti dalle difficoltà economiche.
Per questi motivi è evidentemente sbagliato, incomprensibile e ingiusto che qualcuno, arbitrariamente, indichi nel Comune di Catanzaro il simbolo dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. Se, invece, il Forum del Terzo Settore, che ben conosce la situazione, avesse scelto di radunarsi alla Cittadella Regionale, avrebbe trovato a manifestare anche il sindaco di Catanzaro, i consiglieri comunali e il Gonfalone della Città in rappresentanza di tutti i cittadini catanzaresi, dei dipendenti di Fondazione, degli assistiti e delle loro famiglie lasciati allo sbando.
Occorre infatti ricordare come la crisi aziendale di Fondazione Betania, che affonda le radici almeno negli ultimi vent’anni e che oggi è conclamata, ha sempre rappresentato un importante presidio di welfare e proprio come tale ha avuto e continuerà ad avere al suo fianco il Comune di Catanzaro, che in questa vicenda, per dirla con le parole del sindaco Fiorita, non è certo controparte, bensì interlocutore attento e preoccupato”. Lo afferma in una nota la consigliera comunale di Catanzaro, Daniela Palaia.