“A Soveria Mannelli area dove la sanità da anni viene depotenziata, è anche ai minimi termini il servizio del consultorio familiare che dipende da Lamezia Terme. Una sola volta al mese il ginecologo, dottor Nicola Cinque, riesce ad andare in quell’area. Questo accade perché da solo non può essere ovunque; essendo già carente di personale il territorio di Lamezia, non si sa come coprire “decentemente” anche Soveria. Certo il consultorio non è solo ginecologia ma un servizio di primaria importanza per la famiglia. È urgente provvedere con personale preparato, capace di muoversi sul territorio, pronto alle emergenze ed anche alle peculiarità dell’area.
Tutto ciò è importante per supportare chi già lavora da anni con grande professionalità e perché la malattia non è legata ai tempi biblici della burocrazia. Confidiamo nella sensibilità oltre che nella professionalità del dottore Ilario Lazzaro, direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro, che ascolta spesso le nostre istanze impegnandosi con dedizione. Ci aspettiamo un provvedimento al fine di dare risposte immediate al territorio che ha bisogno di punti di riferimento per la salute fisica e psichica di tante famiglie. I consultori sono presidi di salute dei quali l’associazione “Senza Nodi”, si occupa da anni perché non possono essere messi in secondo piano e depotenziati fino allo stremo. È inaccettabile che si ridimensioni l’attività di queste strutture impedendo alle persone di potersi curare come è loro diritto.
È necessario intervenire con più decisione per poter dare alla popolazione il servizio che spetta di diritto e del quale, è più che provato, non si possa fare a meno. Purtroppo, la situazione come spesso denunciato da più parti non migliora da anni, anzi va peggiorando un po’ dappertutto. Come associazione ci occupiamo di prevenzione in molti comuni e raccogliamo le istanze di tante cittadine e tanti cittadini; spesso le istanze sono denunce derivanti da grandi e prolungate sofferenze.
Il ruolo dei consultori è fondamentale per la salute fisico-psichica di tutto il nucleo familiare, chi non se ne rende conto è bene che vada a controllare, ad informarsi sulla valenza di questi importanti presidi di sanità territoriale. Negli anni medici e operatori sanitari hanno operato con coraggio e passione all’interno dei consultori. Un percorso travagliato, faticoso ma di grande beneficio per la collettività e quindi ora non possiamo lasciarli soli, dobbiamo sostenerli e chiedere che possano continuare a lavorare con mezzi tecnici adeguati e, prioritariamente, con le necessarie unità di personale”.
Lo afferma in una nota Nadia Donato, presidente associazione di promozione sociale “Senza Nodi”.