“Si raddoppia un corso di laurea già esistente che è Medicina e chirurgia e tecnologie digitali. Diverso da quello che c’è a Catanzaro”.
Lo ha detto il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Giovambattista De Sarro intervenendo alla seduta aperta del Consiglio comunale di Catanzaro sul sistema sanitario e universitario. “Se devo parlare dal punto di vista campanilistico – ha detto ancora De Sarro – sono contrario, dal punto di vista dell’integrazione, invece, fare troppa resistenza non sempre porta ad una buona risoluzione.
Per mia esperienza, quando mi sono schierato contro hanno fatto sempre quello che hanno voluto. L’unico modo è combattere legalmente.
Loro non hanno i docenti per fare il corso di laurea in medicina, ma devono essere gli organi ministeriali a stabilirlo”. L’università di medicina di Catanzaro ha 300 studenti e “per loro – ha sottolineato il rettore – servono 120 docenti di area medica.
Ecco il perché secondo me non era opportuno partire ora. Sulla carta tutto si può dire, ma noi andiamo a formare i medici e per farlo serve una certa equipe”.
De Sarro ha risposto anche ad una domanda sulla sua astensione in occasione della riunione della conferenza dei rettori. “Votare contro – ha sostenuto – non avrebbe portato nessun beneficio.
Astenersi serviva ad avere un ulteriore dialogo per una integrazione. Perché continuare a fare la guerra visto che i giochi erano fatti da tanto tempo?”.
Il rettore ha confermato d’aver pronti alcuni ricorsi. “Tutti quello che compete all’università per le vie legali – ha sottolineato- sarà fatto.
Parliamo di un ricorso uguale a quello del Comune l’altro riguarda il riconoscimento dell’Azienda Mater Domini”.