Prima il rogo di un’abitazione che ha provocato la morte di tre fratelli, poi la sparatoria in strada con tre feriti tra la comunita’ rom, ormai stanziale. Tutto nel volgere di poche ore. L’area a Sud di Catanzaro torna alla ribalta della cronaca per le situazioni di degrado e illegalita’ che la caratterizzano. La popolazione residente nella zona respinge l’etichetta di “Bronx” di una delle citta’ che fino a pochi anni addietro faceva registrare il minore tasso di criminalita’ nella regione e nel paese, ma senza ombra di dubbio “l’isola felice” di un tempo non c’e’ piu’. I sindacati di Polizia hanno piu’ volte lanciato l’allarme, sottolineando che alcune aree dei quartieri Corvo, Aranceto e Pistoia sono di difficile accesso anche per le forze dell’ordine. Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del sindacato Fsp, conferma che la situazione e’ delicata. “Catanzaro – dichiara all’AGI – non e’ un’isola felice. Gli episodi che si sono susseguiti negli ultimi anni ne sono la testimonianza ma, soprattutto, le indagini fatte dalla Dda fanno emergere un quadro dove le cosche insediate nei territori limitrofi al capoluogo di regione “legittimano” la “cosca degli zingari” nella citta’ capoluogo della Calabria”.
Catanzaro, Brugnano (Fsp): “Sud della citta’ è fortino criminalità, non certo un’isola felice”
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