In merito alla “abusiva” divulgazione delle linee, il primo cittadino interroghi qualche “suo” consigliere che magari, preso dall’ansia di pubblicizzare la Grande Catanzaro finora solo sbandierata, ne ha fornito copia ai giornalisti.
Avendo preso visione del documento e osservando i suoi primi passi nel palazzo noi riteniamo invece che Fiorita intenda gestire il Comune come casa sua: i documenti pubblici sono sua esclusiva, il management delle società partecipate deve essere di sua espressione (in barba ad ogni vincolo contrattuale ormai assunto), i dirigenti devono assurgere al ruolo di sudditi, i dipendenti comunali che hanno votato per altre coalizioni trattati come appestati e, ove possibile, allontanati con spregio.
Sempre che in questa città sia ancora lecito avere un pensiero diverso, dopo aver trascorso tre mesi ad assistere a tante passerelle (talvolta anche accompagnate da fischi dei cittadini) e pochi risultati, consentiteci di dire che abbiamo l’impressione di trovarci di fronte ad un vero e proprio dilettante allo sbaraglio”.
Lo affermano in una nota i capigruppo Parisi (Rinascita), Arcuri (Avanti), Polimeni (Catanzaro Azzurra), Riccio (Alleanza per Catanzaro), Concolino (Misto).