Alle 17.58 (l’ora della deflagrazione di Capaci), prima di dare inizio al confronto con una delegazione di commercianti , il prof. Valerio Donato, candidato sindaco per Catanzaro, ha chiesto – per ricordare l’uccisione il 23 maggio del ’92 di Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani – di osservare un minuto di raccoglimento.
“Quando pensiamo a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino – ha commentato -, le cui vite umane e professionali, dall’inizio del loro tenace e incorruttibile impegno di contrasto a Cosa Nostra fino all’epilogo terribile di Capaci e via d’Amelio, sono profondamente intrecciate, ci vengono gli occhi lucidi.
A loro, però, dobbiamo pensare non solo per celebrare una ricorrenza, importante come le altre del calendario civile della Repubblica che rinsaldano il patrimonio condiviso di valori costituzionali.
Ma dobbiamo pensarli, soprattutto per chiederci cosa può fare ciascuno di noi, per costruire una cittadinanza che sia da sbarramento ad ogni ingerenza mafiosa e inquinamento corruttivo.
In breve: cosa dobbiamo fare noi, per meritarci il diritto di ricordare uomini e donne che hanno sacrificato la vita per la difesa della legalità e della democrazia”.