“Ringrazio i leader della coalizione con cui ho concordato la decisione che poi ho assunto portando la Calabria alle elezioni con una anno d’anticipo. Ma ancora di più voglio ringraziare i calabresi e sono ancora più orgoglioso per questo risultato che penso sarà ancora maggiore. Ringrazio Tridico che mi ha fatti i complimenti. E ho chiesto anche a lui di collaborare con me in qualsiasi ruolo decida di farlo. Gli ho detto anche che sarebbe il caso di pacificare questa regione dopo una campagna elettorale anche violenta”.
A dirlo Roberto Occhiuto in un punto stampa.
“In un paese civile nessuno si dimette per un avviso di garanzia. Non vorrei che questo gesto fosse male interpretato. Ogni parte dello Stato, ogni potere deve fare il suo lavoro, ma troppe volte le inchieste giudiziarie vengono strumentalizzate per sconfiggere con questa via chi non sarebbe stato sconfitto. Abbiamo impedito questo. Sono orgoglioso dei calabresi che hanno dato grande prova di maturità e dimostrato che l’impegno e il sacrifico può essere ripagato”.
“Lo dico senza fare polemica, però sono orgoglioso dei calabresi e dell’immagine che oggi danno alla Calabria. Perché? Dall’altra parte si sono presentati col padre del reddito di cittadinanza, dichiarando che in Calabria avrebbero fatto il reddito di dignità, annunciando l’assunzione di 7000 forestali, 3000 Lsu, l’abolizione del bollo, dimostrando che forse dall’altra parte avevano in mente una Calabria che per fortuna non esiste più perché si sta affrancando dall’assistenzialismo”.
“Una Calabria – ha aggiunto – che non vota più perché qualcuno vuole rubare il voto promettendo cose che non sono realizzabili. Una Calabria che evidentemente ha apprezzato anche il nostro modo di fare campagna elettorale, il modo di farla di questa squadra che ringrazio molto. Eppure abbiamo fatto una campagna onesta perché abbiamo detto ai calabresi che io in quattro anni, io, la mia squadra, non abbiamo avuto la bacchetta magica, non abbiamo potuto cambiare la Calabria più in profondità di quanto abbiamo fatto, non abbiamo potuto trasformarla perché nessuno ha la bacchetta magica, però, come dice lo slogan che abbiamo scelto, abbiamo fatto molto di più che nei decenni precedenti”.