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Alla Camera il seggio conteso tra Scutellà e Gentile. La M5S: “Mi buttate fuori, fate schifo”

E’ iniziata in Aula alla Camera la discussione della relazione della Giunta delle elezioni che, se confermata, avrebbe come conseguenza l’ingresso a Montecitorio dell’esponente di FI Andrea Gentile al posto della deputata del M5s Elisa Scutellà. La Camera ha respinto a maggioranza la proposta di rinvio dell’atto in commissione avanzata, in apertura di seduta, dal M5s. Al centro della discussione c’è l’esito del voto nel 2022 in un collegio della Calabria. La Giunta delle elezioni, su ricorso dell’azzurro Gentile, ha riconteggiato le schede nulle e bianche dandogli ragione. Gentile entrerebbe in Parlamento al posto della pentastellata Scutellà in seguito ad un’articolata catena di conseguenze: il ricorso ha riguardato il collegio uninominale di Catanzaro dove Gentile è arrivato secondo a 482 voti dall’esponente del M5s Anna Laura Orrico. Col riconteggio, a Gentile sono stati assegnate 240 schede in più rispetto a Orrico. La quale era stata però eletta anche nel collegio proporzionale, che aveva “ceduto” alla collega di partito Scutellà. In questo scenario, se l’Aula confermerà la decisione della Giunta delle elezioni, Orrico si “riprenderà” il seggio che aveva ceduto a Scutellà, mentre Scutellà dovrà lasciare Montecitorio. Il M5s, già in passato e da ultimo in apertura della seduta odierna, ha protestato per diversi aspetti della vicenda: diverse le tensioni anche tra pentastellati e dem, che esprimono il presidente della Giunta delle elezioni.

Tensione in Aula durante la discussione della relazione della Giunta delle elezioni che, se confermata, porterà all’ingresso a Montecitorio dell’esponente di FI Andrea Gentile al posto della deputata del M5s Elisa Scutellà. “Siamo arrivati alla fine di una vicenda contrassegnata da dati surreali e soprusi – ha detto Scutellà prendendo la parola – Un’ingiustizia. Tutti, anche chi ha spinto questo ricorso, mi hanno detto in privato è un’ingiustizia ma andava fatto. Ma va fatto per chi e per cosa? Sapete cosa andava fatto? Andava rispettato il voto dei cittadini calabrese! Avete cambiato le regole, perché nel 2022 il ministero degli Interno ha dettato le linee guida, una X è valida e due o tre sono nulle. Voi avete cambiato questi criteri rendendoli retroattivi”. “I calabresi hanno votato bene e non hanno votato per FI e Andrea Gentile – ha aggiunto -. Oggi state facendo una porcata, e vedo che nel plotone di esecuzione c’è anche Tajani in Aula che invece di risolvere le guerre viene qua per far entrare Andrea Gentile”, l’accusa della pentastellata. A questo punto si sono levate urla in Aula, “Vergogna, vai a lavorare” e il presidente di turno dell’Aula, Giorgio Mulè, ha richiamato all’ordine due volte il pentastellato Donno per gesti compiuti all’indirizzo della presidenza. “Oggi mi buttate fuori ma io sarò più forte di prima da fuori e continuerò a combattere questo sistema clientelare e di famiglie che i calabresi per bene non vogliono, quel sistema che vede in campagna elettorale non dei politici ma dei signorotti”, “fate schifo, questo sistema fa schifo”, ha continuato Scutellà.

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