“Scuotendosi di dosso il giogo politico, la società civile si scuote di dosso i lacci che avvincevano il suo spirito egoista” - Karl Marx
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La sessione invernale della Conferenza Episcopale Calabra

Nei giorni 27 e 28 gennaio si è svolta nei locali del Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria la sessione invernale della Conferenza Episcopale Calabra, presieduta da S.E. Mons. Fortunato Morrone, con la partecipazione di tutti i vescovi ordinari della Regione e dei vescovi emeriti: S.E. Mons. Mondello, S.E. Mons. Rimedio, S.E. Mons. Milito, S.E. Mons. Renzo, S.E. Mons. Bonanno. Tutti i vescovi hanno accolto con gioia S.E. Mons. Alberto Torriani, arcivescovo eletto di Crotone – S. Severina, rinnovando gli auguri per la sua elezione. 

Con Papa Francesco, i presuli hanno riaffermato, nella “giornata della memoria”, la necessità che l’orrore della Shoah non sia mai dimenticato e hanno dichiarato la loro vicinanza a chi oggi soffre per la guerra, in particolare agli Israeliani e ai Palestinesi. Con le parole del Santo Padre, i vescovi hanno affermato che “ogni essere umano, sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, è sacro, prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace”. Essi hanno elevato insieme la loro preghiera anche per la pace in Ucraina e in tutte le parti del mondo e hanno riaffermato che con la guerra si perde sempre tutto. 

La sessione è stata caratterizzata dal cammino di approfondimento del delicato tema della formazione dei futuri presbiteri in vista di un progetto comune, che da tempo costituisce motivo di appassionato dialogo e di confronto tra i presuli. 

Nel pomeriggio di lunedì i vescovi hanno partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro e del Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano di Appello, con la prolusione del prof. Domenico Bilotti, professore di Diritto Canonico e Matrimoniale dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, dal titolo: “Chiesa e Stato nell’amministrazione della giustizia ecclesiastica: i requisiti per un dialogo efficace e servizio delle strutture giudiziarie”.

La Conferenza Episcopale Calabra ha confermato come vicario giudiziale per il quinquennio 2025-30 mons. Vincenzo Varone, della diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea; coadiuvato come vice vicari da don Marcello Froio, dell’arcidiocesi di Catanzaro – Squillace e da don Pasquale Zipparri della diocesi di Cassano all’Jonio; amministratore sarà il diacono dottor Francesco Ielo, dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova.

La riflessione dei vescovi è proseguita con una dettagliata relazione della dottoressa Chiara Griffini, presidente del Servizio Nazionale della Tutela Minori e – in collegamento da remoto – della coordinatrice nazionale, dottoressa Emanuela Vinai. 

S.E. Mons. Alberti, vescovo delegato per i Problemi Sociali e il Lavoro, ha presentato le proposte della Commissione per il triennio 2025-27. Il tema del lavoro ha indotto i presuli a riflettere insieme sui problemi sociali della Regione, esprimendo viva preoccupazione per la mancanza della tutela delle persone fragili che trovano nella piaga del gioco d’azzardo una vera e propria condanna. I vescovi chiedono con forza alle autorità competenti una responsabile presa in carico di questo grave problema, che anziché diminuire si sta incrementando.  Un’altra preoccupazione espressa dai vescovi è la Sanità calabrese che continua a manifestare gravi carenze a danno dei più poveri.  I presuli hanno auspicato una maggiore collaborazione tra le Commissioni di Pastorale Sociale, del Lavoro, Caritas e Pastorale della Salute e, inoltre, maggior coinvolgimento e collaborazione tra tutte le Commissioni della CEC, col desiderio che esse siano sempre più un punto riferimento nello spirito della sinodalità.

In seguito al decesso del delegato regionale FACI, mons. Franco Maio, dell’arcidiocesi di Cosenza – Bisignano, i vescovi hanno nominato, come da Statuto, il primo dei non eletti, don Giuseppe Repaci, dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Hanno nominato consulente ecclesiastico regionale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, don Marco Mastroianni, della diocesi di Lamezia Terme. Infine hanno preso atto della lettera loro inviata dall’Ispettorato per la Calabria dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. 

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