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M5S, Regione adotti Piano per contrastare grave deficit idrico: “Servono con urgenza misure di breve, medio e lungo periodo”

“La Regione adotti al più presto un Piano completo per il grave deficit idrico che sta da tempo colpendo parte della popolazione. Servono con urgenza misure di breve, medio e lungo periodo, informazioni chiare e un coordinamento efficace tra tutte le istituzioni interessate, compreso il governo”. È quanto chiedono, in una nota, Pasquale Tridico, capo della delegazione M5S al Parlamento europeo, i parlamentari Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci, il consigliere regionale Davide Tavernise, gli amministratori e i consiglieri comunali pentastellati della Calabria.

“Per diversi comuni dell’interno della Calabria, è stato poi avviato – spiegano i rappresentanti M5S – il razionamento ufficiale dell’acqua dall’1 gennaio 2025, a seguito di una comunicazione della nuova Sorical diramata all’antivigilia di Capodanno. In particolare, lo stesso gestore ha precisato che, rispetto al giugno del 2023, si è registrata una significativa diminuzione della portata idrica a partire dalle sorgenti. Allora non si comprende il motivo per cui tale comunicazione sia stata data con tanto ritardo e perché, nei mesi passati, l’evidente carenza idrica non sia stata affrontata in maniera concreta ed efficace”.

“Già nell’aprile 2024, il presidente dei Geologi italiani aveva rappresentato – sottolineano i rappresentanti M5S – la necessità di programmare l’utilizzo della risorsa idrica senza arrecare danni alle falde e in modo che i disservizi dovuti ai deficit d’acqua, sia per gli usi civili che per quelli irrigui, fossero sempre più ridotti. Nella stessa circostanza erano state date precise indicazioni, nell’ambito di un’iniziativa pubblica dell’Ordine dei geologi della Calabria, purtroppo rimaste colpevolmente inascoltate. Ora la Regione si attivi senza ulteriori indugi, posto che la lunga siccità, i mancati investimenti della vecchia Sorical, la perdita di grossi finanziamenti e gli errori più recenti hanno aggravato una situazione già difficile, che i Comuni non possono affrontare in solitudine”.

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