“Le indagini che hanno portato i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e personale della Digos e della Questura, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, a eseguire “un’ordinanza cautelare emessa dal Gip nei confronti di otto persone, due in carcere e sei ai domiciliari, tra cui un consigliere comunale di opposizione a Catanzaro, personale operante e in quiescenza dell’Aterp e componenti della polizia municipale” sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati di “associazione finalizzata alla commissione di falsi materiali e ideologici commessi da P.U. in atti pubblici, corruzione, concussione e omissione di atti d’ufficio”, nonché “induzione indebita a dare o promettere utilità”, “tentato peculato”, “tentata truffa aggravata”, “invasione di terreni o edifici”, dimostrano quanto sia urgente fare piena luce su questa gravissima vicenda al fine di consentire l’accertamento definitivo delle responsabilità, il ripristino della legalità e dell’accesso trasparente e regolare all’assegnazione degli alloggi sociali”. È quanto affermano in una nota congiunta, i Segretari Generali della Cgil Calabria e della Cgil Area Vasta (CZ-KR-VV), Gianfranco Trotta ed Enzo Scalese, il Segretario Generale Sunia-Cgil Calabria, Francesco Alì, i Segretari Generali Fp-Cgil Calabria e Area Vasta (CZ-KR-VV), Alessandra Baldari e Franco Grillo.
“La situazione di malaffare sulla gestione illecita degli alloggi di edilizia popolare, portata alla luce da magistratura e forze dell’ordine, è gravissima e inaccettabile – proseguono i sindacalisti della Cgil-. Per questo siamo accanto alla procura della Repubblica di Catanzaro, alle forze investigative che hanno condotto le indagini, ai cittadini che avevano diritti e bisogni reali con riferimento alle assegnazioni di alloggi popolari e sono stati danneggiati da queste condotte illecite, ai soggetti Istituzionali e ai funzionari che quotidianamente svolgono il loro lavoro nel rispetto della legge. Valuteremo insieme ai nostri legali, ove l’iter giudiziario lo richiedesse, se ci sono le condizioni per la costituzione di parte civile”.