“In Calabria la sanità continua a rappresentare una delle problematiche più gravi e persistenti, con conseguenze dirette sulla qualità della vita dei cittadini. La situazione attuale è caratterizzata da un sistema sanitario inefficiente, che evidenzia gravi carenze nei servizi e un allarmante spreco di denaro pubblico.
Numerosi report segnalano la mancanza di personale, strutture inadeguate e lunghe liste d’attesa per prestazioni mediche essenziali. Questi fattori non solo compromettono il diritto alla salute, ma generano anche un clima di sfiducia tra i cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie. L’analisi fatta da L’Espresso qualche giorno fa, definendo il sistema sanitario calabrese come il “metodo che fa scuola” è un evidente specchio della realtà”.
Graziano Di Natale, già consigliere regionale della Calabria, denuncia quanto messo in luce da una nota testata giornalistica nazionale che dedica ampio spazio alla questione sanitaria calabrese, mettendo in luce il grande deficit di gestione delle risorse economiche.
“Basti pensare -sottolinea – che solo nel 2023 l’Asp di Cosenza e quella di Reggio hanno pagato 77 milioni per transazioni gestite da una società di intermediazione.
La circostanza risulta essere grave se si considera che molto spesso le Asp non acquistano gli ausili di prima necessità per i disabili per la grave crisi economica in cui si ritrovano. Il problema si amplifica ulteriormente- continua Di Natale- a causa di una gestione poco trasparente delle risorse finanziarie destinate alla sanità. Investimenti significativi non si traducono in un miglioramento dei servizi, ma vengono spesso sprecati o mal utilizzati, alimentando un sistema che favorisce l’inefficienza piuttosto che il benessere della popolazione.
Inoltre, secondo la relazione sul 2023, approvata lo scorso settembre dalla Conferenza delle Regioni, la Calabria è in testa ai pellegrinaggi della salute con un saldo negativo di 294 milioni di euro.
È urgente un intervento deciso da parte delle autorità competenti per garantire una riforma radicale del sistema sanitario calabrese. È fondamentale ripristinare la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche e garantire servizi sanitari dignitosi e accessibili per tutti i cittadini.
Chiediamo pertanto -conclude – un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni, affinché la salute dei calabresi non venga più messa in discussione e venga posto fine a un sistema che continua a penalizzare le fasce più vulnerabili della popolazione”.
Graziano Di Natale: “Saccheggio sanitario, il metodo Calabria fa scuola. Transazioni milionarie, in meno di due settimane pagati 77 milioni di euro ad una società di intermediazione. Poi però non abbiamo i soldi per acquistare gli ausili per i disabili, è inaccettabile! La realtà del sistema sanitario calabrese è un disastro”
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