“È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole” - Franz Kafka
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Prosegue l’attività del “Coordinamento dei Forti dello Stretto”

Prosegue l’attività del “Coordinamento dei Forti dello Stretto”, promossa dall’Assessorato al Turismo e alla Valorizzazione del patrimonio Fortificato del Comune di Messina durante  l’incontro tenutosi nel mese di settembre 2024  che ha visto la ripresa del dialogo e del confronto tra le Associazioni e  gli Enti locali che, a vario titolo, gestiscono i forti delle due sponde, al fine di valorizzare congiuntamente l’enorme patrimonio storico architettonico ed ambientale esistente. L’incontro nasce con l’intento di riprendere il percorso interrotto dal periodo COVID, con i referenti dei Comuni nei cui territori insistono le fortificazioni del tardo ‘800 dello Stretto di Messina, le Associazioni e i soggetti che li gestiscono, firmatari nel 2019  della “Carta di Corfù” per la salvaguardia delle fortificazioni del Mediterraneo.

Si va dal Forte Gullì che da decenni ospita il Parco tecnologico Ecolandia, ai  Forti Siacci e Poggio Pignatelli nel territorio di Campo Calabro (RC), di proprietà dell’Ente comunale e da esso gestiti,  ai forti Pentimele Nord e Pentimele Sud di proprietà del Comune di Reggio Calabria ed in attesa di affidamento, al Forte Beleno che ricade nel territorio del Comune di Villa San Giovanni oggetto di forte attenzione da parte dell’Ente, soprattutto in vista delle operazioni connesse alla progettazione del ponte sullo Stretto di Messina, per poi passare sulla sponda siciliana con il Forte S. Jachiddu, che da anni ospita il Parco Ecologico S. Jachiddu, il Forte Cavalli sede del Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina, il Forte Petrazza sede del Consorzio Sol.E., il Forte Puntal Ferraro presidio dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina, il Forte dei Centri sede dell’Associazione giovanile “La Zagara”, il Forte Serra La Croce che ospita l’Associazione TRAPPER con attività sociali e associative.

È con questo spirito che il Coordinamento dei Forti dello Stretto, si è prefisso l’obiettivo di una programmazione unitaria di attività stagionali rivolte al sociale, alla cultura e al turismo, a beneficio della collettività, anche per dare forza ad un concetto “d’insieme” con le sue peculiarità e potenzialità

Tra le iniziative programmate congiuntamente, è stata avviata l’iniziativa “I forti di Autunno” che proseguiranno per tutto per il periodo autunnale anche sui forti che si trovano sulla sponda reggina dello stretto:

Il Forte Gullì di Ecolandia e il Forte Siacci e Pignatelli di Campo Calabro resteranno aperti tutte le domeniche di novembre e oltre. Il 3 Novembre al Parco Ecolandia, in accordo con il Comune di Reggio Calabria, si terrà un’iniziativa di visita con narrazione della storia dei Forti che si concluderà con uno spettacolo di musica tradizionale curata dall’artista Valentino Santagati.

Si segnala, infine, che giorno 5 novembre 2024 presso lo stesso Assessorato del Comune di Messina, si terrà un ulteriore incontro congiunto della Rete alla presenza del rappresentante del  “CENTRO STUDI MEDFORT – FARO PER I FORTI/FORTI CHE UNISCONO”,   per condividere le linee guida per dare avvio concreto alla Comunità Patrimoniale “FARO per i Forti sullo Stretto” e per discutere le modalità per mettere in atto, le iniziative comuni per la valorizzazione del “sistema fortificato dello Stretto”, quale elemento essenziale per la rigenerazione dei territori stessi.  La finalità della costituzione della Comunità Patrimoniale Faro per i forti dello Stretto è principalmente un riconoscersi reciprocamente e mettersi in rete, in relazione fra tutti, in modo che si possa essere riconosciuti in quanto tali oltre che come singoli. Il sistema permanente delle fortificazioni dello Stretto di Messina è nato come rete, sono stati tutti progettati e realizzati “collegati funzionalmente tra di loro e così possono e devono continuare a vivere e trovare sempre nuova linfa per poter trasmettere il valore urbano e sociale che hanno acquisito nel tempo alle future generazioni.

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