Componenti del Consiglio direttivo sono stati eletti per Cosenza Dr.ssa Elvira Bonanno – Dr.ssa Antonietta Distilo, per Catanzaro Dr. Giovanni Sica, per Vibo Valentia Dr. Salvatore Bragho’, per Polistena Dr. ssa Maria Rosa Calafiore, per Locri Dr. Antonio Musolino , per Reggio Calabria Dr.ssa Viola Valeria e Dr. Gilberto Candela.
L’elezione è avvenuta nel corso del 30’ congresso nazionale di neonatologia che si è svolto a Padova dal 29 al 31 ottobre.
Il dr. Scarpelli, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e dell’ UOC Neonatologia e TIN dell’ Azienda ospedaliera di Cosenza ha espresso particolare soddisfazione per la nomina che dimostra “come la Neonatologia di Cosenza sia riuscita a conquistare una postazione di rilievo nazionale essendo diventata centro di riferimento regionale per le patologie mediche e chirurgiche del neonato e per tutte le Gravidanze ad alto rischio”.
“E’ un ruolo di grande responsabilità in relazione al percorso di cure e assistenza che si sta disegnando – ha dichiarato il neo Presidente – Nelle prossime settimane chiederemo un incontro alla struttura Commissariale per affrontare la riorganizzazione della Rete pediatrica e dei Punti nascita in funzione della grave crisi demografica che stiamo attraversando e dell’esigenza di coniugare la sicurezza delle cure con la sostenibilità economica e la carenza di personale.”
“Con il Direttivo – ha proseguito Scarpelli – abbiamo concordato di programmare una importante attività di formazione per rendere omogenea ed equa l’assistenza neonatale in tutti i punti nascita e nel contempo favorire realmente una stretta sinergia tra ospedale e strutture territoriali e al ruolo centrale svolto dal pediatra di famiglia”.
“Particolarmente importante – ha concluso il Presidente della Sin Calabria – è stato l’impegno a livello nazionale, per promuovere e rendere obbligatoria, nelle Scuole di specializzazione di pediatria, la formazione sulle problematiche relative all’assistenza in sala parto e nei primi mesi di vita. Tale progetto avrà ricadute positive nelle realtà regionali come la Calabria, in cui la scarsa attenzione alla formazione neonatologica degli specializzandi di pediatria ha come conseguenza il rifiuto a lavorare nei reparti di neonatologia. L’augurio e che si possa anche nella nostra regione colmare il divario e promuovere azioni concrete per incentivare i giovani medici a scegliere di diventare neonatologi”.