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Amministratori sotto tiro, la solidarietà di Avviso Pubblico ai sindaci di Santo Stefano d’Aspromonte e Corigliano-Rossano: “Chiediamo azioni e strumenti concreti contro le mafie”

«Continuano a preoccuparci e scuoterci i recenti episodi di intimidazione che hanno colpito il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, e il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Gli attacchi subiti confermano che la criminalità organizzata tenta in ogni modo di intimidire chi combatte per la legalità e per la giustizia sociale. Non possiamo più tollerare che amministratori impegnati vengano isolati e lasciati soli a fronteggiare queste minacce», è il commento del Vicesindaco di Polistena Giuseppe Politanò, Coordinatore regionale di Avviso Pubblico per la Calabria.

«È urgente concretizzare risposte forti e strutturali. Tutto ciò rappresenta un attacco non solo agli individui ma all’intera comunità democratica. Le intimidazioni contro i sindaci colpiscono direttamente il cuore delle istituzioni e compromettono il legame di fiducia tra amministratori e cittadini. Per questo – insiste Politanò – è necessario un impegno corale che coinvolga il governo centrale, le istituzioni locali e la società civile, affinché vengano garantite condizioni di lavoro sicure e dignitose per chi difende i principi della Costituzione Repubblicana».

 

Le amministratrici e gli amministratori dell’intera rete di Avviso Pubblico esprimono solidarietà concreta e non retorica a loro e a tutti i sindaci e amministratori che subiscono atti intimidatori, fisici e verbali, compresi gli attacchi sui social media che stanno aumentando significativamente. Rinnoviamo loro il nostro sostegno, invitandoli a proseguire con determinazione e coraggio il loro servizio alle istituzioni. La loro resistenza è un esempio e un monito per tutti, soprattutto per le giovani generazioni a non desistere dalla voglia di credere in una Calabria diversa libera dalla ‘ndrangheta.

«Gli amministratori locali – spiega ancora il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico – devono essere messi nelle condizioni di lavorare con serenità, non è dunque solo una questione di sicurezza personale, ma di avere le risorse necessarie per contrastare efficacemente le logiche mafiose e fornire servizi essenziali alla cittadinanza. Chiediamo che lo Stato e le istituzioni competenti rafforzino gli interventi, stanziando risorse adeguate per migliorare la tutela degli amministratori e per potenziare i mezzi a disposizione di tutte le amministrazioni locali impegnate nel garantire servizi e assistenza alle comunità locali».

Avviso Pubblico rinnova la fiducia nelle forze dell’ordine e nel loro impegno costante per proteggere le comunità e per individuare i responsabili di tali intimidazioni e atti criminali. Tuttavia, ribadiamo la necessità di un intervento coordinato che vada oltre la sola repressione, con un’azione concreta di educazione e formazione e di sostegno agli amministratori e alle amministratrici locali nella loro missione di legalità e di governo delle città.

Questi temi sono stati al centro dell’intervento di Giuseppe Politanò a “Contromafie e Corruzione”, l’iniziativa promossa da Libera Vibo Valentia che si è conclusa il 20 ottobre, dopo tre giorni di approfondimento e analisi. È stata l’occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico temi centrali nel processo di contrasto alle mafie e per approfondire il triste rapporto tra mafie e politica. La discussione ha evidenziato come le mafie continuino a condizionare dinamiche politiche ed economiche in molti comuni.

Si è parlato del frequente ricorso agli scioglimenti dei comuni per infiltrazioni mafiose, con ben 134 casi in Calabria dal 1991, ma è emerso che queste misure da sole non bastano. È necessario un intervento strutturale e sistematico per affrontare le cause profonde del fenomeno. Inoltre, il rapporto “Amministratori sotto tiro” ha mostrato un aumento degli atti intimidatori contro sindaci e amministratori, segnando un vero e proprio attacco sistematico alle istituzioni democratiche.

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