“Vorrei associare anche il governo regionale ai sentimenti espressi da questo Consiglio. Antonio Guarasci è stato il primo presidente della regione CALABRIA. È morto mentre stava recandosi a Roma per risolvere una vertenza che riguardava duemila lavoratori calabresi della provincia di Cosenza”. A dirlo il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto nel suo intervento al Consiglio regionale. “È stato anche – ha aggiunto – un presidente lungimirante perché da presidente della Provincia di Cosenza, prima, volle istituire un polo scolastico nella parte più degradata della città di Cosenza. E da presidente della Regione, dopo, collaborò con Giacomo Mancini, Antoniozzi, Riccardo Misasi e con quanti vollero l’istituzione dell’Università di Arcavacata a Cosenza. Pensate che nel ’73 Antonio Guarasci, parlando dell’Università della CALABRIA, quella che aveva come primo rettore Beniamino Andreatta, disse che quell’università doveva specializzarsi nell’innovazione e nella sanità. Ed è bello, oggi, poter consegnare alla memoria di Antonio Guarasci, che ha sempre creduto che l’investimento nei saperi fosse un investimento necessario a realizzare percorsi di mobilità sociale ma anche necessario a determinare percorsi di sviluppo economico, la circostanza che le generazioni che in futuro, rispetto alla sua dipartita, hanno lavorato in CALABRIA, hanno saputo far tesoro di quella sua felice ispirazione”. “Siccome credo – ha proseguito il presidente – che chi governa la regione e cerca di dare una prospettiva, un futuro alla CALABRIA, deve avere la capacità di trarre origine da una parte migliore della storia e del passato della CALABRIA stessa, ho ritenuto signor presidente di associarmi alle parole che lei ha detto. Vorrei che l’intero governo regionale potesse sentirsi, come dire, responsabile di dover proseguire una storia che proprio Guarasci cominciò in CALABRIA”. “Guarasci – ha detto Occhiuto – era un autentico regionalista credeva che le regioni dovessero assumere nuove funzioni, nuove competenze; però aveva la capacità di declinare questo regionalismo in una chiave di equità e di solidarietà. Chi conosce la storia della CALABRIA, la storia di Guarasci, sa che aveva un solido rapporto di amicizia, un solido rapporto di collaborazione istituzionale con il presidente della regione Lombardia che era all’epoca Bassetti. E insieme condividevano la necessità di potenziare il ruolo delle regioni proprio nella stagione in cui le Regioni cominciavano la loro attività, ma all’interno di un disegno che consegnasse a ogni regione la possibilità di poter essere più prossima ai bisogni dei cittadini, di tutti i cittadini. Quindi un disegno all’insegna appunto dell’equità e della solidarietà”. “Auspico quindi – ha concluso Occhiuto – che non solo in CALABRIA, ma nel Paese quel clima possa ritornare a essere presente quando si pensa a costruire il futuro delle regioni e del paese stesso”.
Occhiuto: “Guarasci lungimirante, un autentico regionalista”
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