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Siccità in Calabria: confronto in Regione su disponibilità idrica. L’assessore Calabrese: “Primo di una serie di incontri per costruire maggiore sinergia”

Si è tenuta a Catanzaro, nella sede della Cittadella regionale, la prima riunione del Tavolo tecnico di confronto sullo stato di severità idrica della Calabria. Hanno partecipato i rappresentanti dei Dipartimenti regionali dell’Agricoltura e della Protezione civile, dell’Autorità rifiuti e Risorse idriche della Calabria, della Sorical, del Consorzio di bonifica della Calabria, dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, dell’Ispra, dell’Unical e dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, degli Ordini nazionale e regionale dei geologi, degli Ordini provinciali degli ingegneri e dell’ufficio di missione del Commissario nazionale per la siccità.

Ne dà notizia un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Sono emersi – ha affermato, a margine della riunione, l’assessore regionale Giovanni Calabrese – preziosi contributi e opportunità di analisi delle diverse situazioni di criticità nelle varie realtà territoriali contraddistinte da particolari emergenze idriche. Pertanto, nell’ottica di promuovere la partecipazione attiva di tutte le parti interessate al Tavolo tecnico, quello di oggi vuole essere il primo di una serie di incontri finalizzati a costruire una maggiore sinergia tra tutti i soggetti territoriali competenti in materia, avvalendosi anche del contributo tecnico e scientifico degli esperti e specialisti nel settore di riferimento, base imprescindibile, per una riconversione dell’attuale trend di miglioramento della disponibilità e dell’uso consapevole della risorsa idrica”.

“Diversi gli elementi di riflessione – si aggiunge nella nota – posti sul tavolo, con particolare rilievo al carico antropico ed ai fabbisogni stagionali dei settori agricolo e zootecnico, da cui é emerso un significativo incremento delle esigenze idropotabili, con il conseguente aggravamento del deficit idrico, unitamente ad una generale flessione delle disponibilità della risorsa idrica determinata, non solo dalle perdite, ma anche dalle diffuse e significative condizioni di deficit pluviometrico, dalle contestuali variazioni climatiche e dall’aumento dei fabbisogni di risorsa, caratterizzati da gravi condizionamenti negativi sul tasso di ricarica potenziale delle falde acquifere e della connessa disponibilità idrica. In ragione degli obiettivi di garanzia dell’approvvigionamento idrico sostenibile nel breve e nel lungo periodo, è stata posta particolare attenzione alla necessità di garantire il monitoraggio quali-quantitativo dei corpi idrici regionali unitamente al fondamentale processo di elaborazione del Piano di tutela delle acque, strumento regionale volto a garantire gli obiettivi di qualità ambientale delle acque interne e costiere, coerentemente con quanto previsto dalla Direttiva quadro sulle acque”.

Al Tavolo è intervenuto anche il dirigente generale del dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, il quale ha sottolineato “la necessità di garantire, nell’attuale sviluppo delle strategie risolutive, un approccio interistituzionale e intersettoriale, nonché una visione d’insieme delle conoscenze del sistema idrico, nel presupposto che il fenomeno della scarsità della risorsa idrica costituisce a tutti gli effetti un problema che richiede un’azione pubblica tanto incisiva quanto più omogenea”.

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