“Il motore dello sviluppo non si può fermare rispetto alla paura di affrontare il rischio delle infiltrazioni mafiose. Il rischio lo vogliamo affrontare, non ovviamente di dare soldi alla criminalità organizzata, ma finalmente di poter realizzare un’infrastruttura che renderà Calabria e Sicilia due Regioni importanti e conosciute nel mondo, dalla Cina al Giappone”.
Lo ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, intervenendo da remoto al Forum “Il ponte del Mediterraneo”, organizzato dai Distretti Rotary 2102 e 2110 di Calabria e Sicilia Malta.
“Dobbiamo abbandonare – ha aggiunto la Ferro – quell’idea di un sud che vive di assistenzialismo. Io credo che da questo punto di vista sul tema della legalità realizzare una grande opera non potrà mai essere abbandonata rispetto alla presenza eventuale della mafia o della criminalità. Questo avviene in Lombardia, avviene in Emilia, dove ci sono tante risorse dove c’è un tessuto sociale economicamente più effervescente e frizzante. Sappiamo, con grande chiarezza che abbiamo le capacità per realizzarlo, la volontà per volerlo fare, che metteremo in campo tutto ciò che serve per lo sviluppo del territorio, per la sostenibilità, la sicurezza, la trasparenza. E qua mi rivolgo a qualche forza politica, affermando che di legalità si doveva parlare durante il periodo Covid quando per paura dei contagi sono stati rimandati a casa tanti boss in Calabria come in tante altre regioni d’Italia. Quindi da questo punto di vista non accettiamo lezioni da nessuno”.
“Dove c’è un’economia sana, dove c’è possibilità di lavoro, dove c’è l’opportunità per ciascuno di realizzare il proprio futuro, credo – ha concluso Wanda Ferro – che sia la miglior arma contro chi ritiene invece di dover rappresentare lo Stato al posto dello Stato”.