Il consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Muraca ha richiamato l’attenzione dei vertici della sanità calabrese sulla vertenza che si trascina ormai da lungo tempo e che mette a rischio un centinaio di posti di lavoro di operatori che da decenni sono al servizio della comunità”
“Il tema del lavoro e della cura degli operatori del comparto sanitario dovrebbe stare in cima all’agenda politica della struttura commissariale e dell’intera Regione Calabria – così si esprime in una nota stampa il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca, presente all’incontro in Prefettura al fianco dei lavoratori delle strutture psichiatriche reggine. La situazione di grande incertezza che ormai da anni vivono gli operatori delle strutture psichiatriche del comprensorio reggino è sempre più grave ed inaccettabile. Nonostante la straordinaria disponibilità del Prefetto Vaccaro, che ringrazio per aver seguito in prima persona la vicenda, dimostrando una grande sensibilità nei confronti della problematica sollevata dagli operatori, nell’ultimo incontro tenutosi in Prefettura, la struttura commissariale, nella persona del presidente Occhiuto o di un suo delegato, risultava addirittura assente. Con grande rammarico, giusto per usare un eufemismo, degli stessi operatori del settore e delle forze sindacali. Segno di una scarsa attenzione da parte dei vertici regionali della sanità, che in questi mesi sono stati in più occasioni chiamati in causa”.
“Il nostro auspicio – ha aggiunto Muraca – è che in tempi brevi la vertenza possa essere risolta e che possa proseguire con altre modalità la meritoria attività di servizio che gli operatori delle strutture portano avanti con grande abnegazione sul nostro territorio, costituendo un punto di riferimento imprescindibile per centinaia di pazienti. Ulteriori ritardi non sarebbero più tollerati. Riteniamo che a queste persone il
Presidente Occhiuto e la struttura commissariale debbano delle puntuali spiegazioni. Mi auguro che già a partire dal prossimo incontro in Prefettura, subito riconvocato grazie alla sensibilità del Prefetto e previsto per il prossimo 22 aprile, la governance sanitaria regionale possa fornire risposte certe e circostanziate, senza ulteriori ritardi e grovigli burocratici che rischiano di mettere in ginocchio circa un centinaio di famiglie reggine”.