“Noi diamo un giudizio negativo sul governo Occhiuto, un giudizio pessimo nei confronti del governo nazionale e la necessità di mettere in campo proposte che diano risposte alle problematiche delle persone in carne e ossa. Temi come sanità, lavoro e ambiente sono temi con cui fanno i conti le persone normali tutti i giorni. Rispetto ai quali dal governo nazionale non solo non arrivano risposte ma peggiorano la situazione di vita della maggioranza degli italiani”.
Lo ha detto il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, parlando a Lamezia Terme in occasione di un incontro che ha visto la presenza delle forze di opposizione al Governo regionale di centrodestra. Presenti fra gli altri, il segretario del Pd, Nicola Irto, Anna Laura Orrico dei Cinquestelle, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo. Con loro anche i segretari regionali di Cgil e Uil, Angelo Sposato e Santo Biondo.
“Io penso – ha proseguito Fratoianni – che su questi temi occorre un’iniziativa, se poi questa iniziativa è in grado di trovare una convergenza prima possibile è meglio, perché di fronte ad una destra unita e compatta è bene che le opposizioni trovino delle convergenze sulle questioni di merito. Lo abbiamo fatto sul salario minimo legale con una proposta di legge unitaria firmata da tutti i leader delle opposizioni. Tutte le volte che si può fare, sui territori e a livello nazionale, è un buon segno”.
Sulla questione del ddl Calderoli, il giudizio di Fratoianni è altrettanto netto: “Io penso che le parole abbiano un significato. Pertanto io proporrei di chiamare le cose con il loro nome, si chiama autonomia differenziata ma si legge Spaccaitalia. E’ un progetto che ha scritto nel Dna l’obiettivo di aumentare le ferite, gli strappi e le scuciture di un Paese che è già troppo strappato e le calabresi e i calabresi ne sanno qualcosa. Il nostro è un Paese dove a seconda di dove vivi non soltanto hai meno opportunità, meno diritti e meno servizi ma hai addirittura una aspettativa di vita più bassa. Io penso che immaginare di spaccare ancora di più l’unità nazionale col progetto Calderoli sia politicamente criminale”.