“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato i presidenti di Camera e Senato, Fontana e La Russa. Secondo le ricostruzioni della stampa nazionale il capo dello Stato sarebbe piuttosto contrariato rispetto all’uso eccessivo dei cosiddetti decreti omnibus, veri e propri minestroni legislativi dove nelle Camere si fa passare di tutto e di più, temi e interventi tra di loro diversissimi infilati nello stesso testo. Lo stesso sistema e lo stesso modus operandi, ci permettiamo di sottolineare, che utilizza il governo Occhiuto nell’aula di Palazzo Campanella. Ben 6 decreti omnibus fin qui dall’inizio della legislatura, nessuno ha fatto peggio fin qui…”.
Così, in una nota, il capogruppo Pd in consiglio regionale Domenico Bevacqua.
“Una pratica legislativa e di governo – aggiunge Bevacqua – che sin dall’inizio abbiamo contrastato anche pubblicamente proprio per l’infondatezza e l’irrazionalità. Non a caso, in riferimento alle vicende nazionali e all’uso che degli ‘omnibus’ ne fa il governo Meloni, il costituzionalista Clementi sottolinea che siamo in presenza di una ‘prassi non giustificata da un governo con ampia maggioranza’.
Al punto che Mattarella convoca La Russa e Fontana ‘perché spetta ai presidenti delle Camere evitare i decreti omnibus. Non possiamo nutrire la stessa ambizione del pulpito nazionale. Nel senso che il presidente del consiglio regionale Mancuso non sarà convocato da nessuno anche perché, molto più realisticamente, non sortirebbe alcun effetto in termini di ancoraggio ai valori della Costituzione. Ma la sostanza rimane la stessa e intatta, sia per quanto riguarda le Camere del Paese che il parlamento della Regione. Infilare in un solo testo questioni così sconnesse tra loro, alternando interventi vitali per la convivenza socio economica della regione a vere e proprie ‘sciocchezze’, è prassi insensata e dannosa”.
“Ci sono temi e questioni che necessitano di dibattiti e approfondimenti – sostiene ancora il capogruppo del Pd alla Regione – come non è avvenuto in occasione degli omnibus di CALABRIA, S’è legiferato nei minestroni in materia di quote partecipate della Regione in Sorical, Sacal. S’è messa mano alle concessioni balneari, al demanio, ai vincoli idrogeologici, agli accreditamenti sanitari, al reclutamento di medici, ad Azienda Zero. E per ultimo in ordine di tempo la ‘ciliegina’, la base per la fusione ‘coatta’ tra Cosenza, Rende e Castrolibero. L’intero sistema CALABRIA di fatto smontato da decreti omnibus. Provvedimenti minestrone che segnalano quanto sia arrogante il governo Occhiuto di discutere e analizzare in profondità ognuno di questi temi”.