“E’ un vero privilegio per me intervenire a nome e per conto di Forza Italia e, quindi, anche a nome del nostro leader, Silvio Berlusconi che, vorrei ricordarlo a tutti, e’ il primo vero promotore del Ponte sullo Stretto. Vorrei invitare la minoranza a smetterla con le frasi slogan e gli atavici pregiudizi contro questa grande opera. Noi rappresentiamo lo Stato, siamo piu’ forti del disfattismo, della paura di fare e della criminalita’ organizzata. Dobbiamo dimostrare a tutti gli italiani e all’Europa che siamo in grado di portare avanti progetti importanti. Il Ponte e’ un grande sogno che questo Governo di CentroDestra realizzera’. Pertanto, Forza Italia vota a favore di questa conversione in legge”.
Lo ha detto Francesco Cannizzaro, Vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera e Responsabile del Sud del partito, intervenendo nell’Aula di Montecitorio, durante la dichiarazione di voto finale su quello che passera’ alla storia come “DL Ponte”, vale a dire il Decreto Legge 31 marzo 2023 n.35, Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia.
“Vorrei ricordare a tutti – ha aggiunto – che questo progetto e’ ultraventennale, risale al 2001, quando gia’ il Presidente Berlusconi aveva un disegno ben preciso per il rilancio economico e logistico di tutto il Sud; un progetto che non si fermava certo al Ponte. Autostrade, ferrovie, porti e infrastrutture accessorie: nel Programma Quadro di quel Governo di CentroDestra si faceva gia’ riferimento a quella che sarebbe stata la svolta del Meridione, grazie al connesso corridoio ferroviario ad alta velocita’ ed alta capacita’ Berlino-Palermo, che avrebbe posto Calabria e Sicilia realmente al centro del Mediterraneo, come principali porte d’ingresso all’Europa, soprattutto a scopi commerciali. E il peso specifico dell’Italia in Europa sarebbe cambiato notevolmente molto prima di oggi”.
“Nonostante le continue interferenze della Sinistra, prima col Governo Prodi e dopo con quello tecnico targato Monti – ha rimarcato Cannizzaro – ad ogni ritorno di Silvio Berlusconi al timone, il Centrodestra riavvio’ l’iter per rivitalizzare le procedure di realizzazione del Ponte; ma qualcun a Bruxelles si preoccupo’ di come fermare tutto e abbatterlo politicamente.
L’enorme potenzialita’ del Ponte, che poteva e doveva essere realizzato in quegli anni, fu uno degli elementi chiave di quella aggressione politica a Berlusconi ed al Governo di CentroDestra, perche’ evidentemente quell’opera rappresentava una minaccia. Dunque, – ha aggiunto – e’ con orgoglio che al Premier Giorgia Meloni ed al Ministro Matteo Salvini, che ringrazio profondamente per l’impegno, diciamo sommessamente che la prima pietra del Ponte l’ha posata Forza Italia. Non oggi, ma tanto tempo fa.
A cominciare dalla Variante di Cannitello, a Villa San Giovanni, opera propedeutica al Ponte, realizzata gia’ un decennio fa, che ci permettera’ di ergere la prima torre della grande opera, su sponda calabra. Anche la realizzazione della sola Variante – ha dichiarato – preoccupo’ quell’Europa, perche’ era chiaro che, nel momento in cui si fosse realizzato il Ponte, Sicilia e Calabria (e quindi l’Italia) sarebbero diventate la naturale piattaforma logistica d’Europa. Perche’ proprio qui abbiamo due porti, Augusta e Gioia Tauro, che possono diventare l’hub principale del Mediterraneo.
Anche per questo, – secondo Cannizzaro – i poteri forti europei pensarono di bloccare la realizzazione del Ponte. Guarda caso, infatti, proprio negli anni della realizzazione della Variante a Cannitello, l’Europa decise di cambiare rotta al corridoio Berlino-Palermo, tagliando fuori Calabria e Sicilia e facendo quindi cadere il progetto Ponte, con annesso Governo Berlusconi”.